Nasce una Roma tutta italiana

Il Tempo (A.Serafini) – Conclusa la tappa americana a Boston, è il momento di stringere i tempi. L’arrivo nella capitale della dirigenza giallorossa aiuterà nel concludere a breve la questione allenatore, argomento su cui il presidente Pallotta non sembra mostrare particolari preoccupazioni. Una sicurezza dettata probabilmente dagli stessi fastidi mostrati pubblicamente dal Sassuolo, deciso nel continuare il braccio di ferro intrapreso con Di Francesco sul pagamento della clausola rescissoria da 3 milioni. La Roma infatti ha preferito finora defilarsi dalla vicenda, confermando l’intenzione di non volersi occupare personalmente della transazione in attesa dell’ultimo incontro che a breve andrà in scena tra il tecnico pescarese e il club emiliano. Se le condizioni non cambieranno non è esclusa la possibilità di un intervento diretto, magari proponendo formule alternative alla risoluzione della clausola. Anche perché Di Francesco proverà a mantenere il punto sino alla fine, una situazione che il presidente Squinzi sarà comunque costretto a definire a breve per evitare ritardi di programmazione legati alla prossima guida tecnica del Sassuolo e scongiurare l’ipotesi di dover continuare a segnare nel bilancio uno stipendio da circa 1,3 milioni. Elementi determinanti verso una fumata bianca attesa da entrambe le parti, che inevitabilmente puntano ad ottenere il massimo profitto possibile dalla trattativa. All’orizzonte però sembra nascere una nuova Roma tutta italiana: per coprire il vuoto lasciato da Massara (pronto a raggiungere Sabatini all’Inter) il club giallorosso è vicina all’accordo con Nereo Bonato, ex diesse di Sassuolo e Udinese, figura che affiancherà Monchi nel lavoro quotidiano a Trigoria.

L’arrivo nella capitale dello spagnolo aprirà intanto la lunga agenda di appuntamenti segnati durante la permanenza negli States: gli obblighi finanziari da rispettare entro il 30 giugno lasciano le porte aperte all’addio di Salah, ormai ad un passo dall’intesa economica con il Liverpool (5 anni di contratto a 4 milioni netti più bonus). L’ultimo tassello verrà posizionato quando il club inglese raggiungerà la richiesta economica della Roma sul cartellino, valutato non meno di 40 milioni. Mentre in Egitto divampano le voci di un accordo già chiuso e blindato, a Trigoria nessuno è disposto a prendere in esame offerte inferiori ai parametri stabiliti per tutti i big della rosa. Definito il rinnovo di De Rossi e Strootman, il diesse spagnolo lavora per prolungare l’avventura in giallorosso di Manolas e Nainggolan, entrambi legati da una promessa economica andata in scena con la società prima dell’inizio della stagione. Difficilmente si concretizzeranno a breve le manifestazioni d’interesse per Rudiger (Inter e Chelsea) e Paredes (Zenit e Juventus), situazioni che probabilmente entreranno nel vivo nel corso dell’estate. Addio confermato invece per Grenier, su cui la Roma non ha esercitato ufficialmente il diritto di riscatto. Stesse sicurezze che la società attende anche da Francesco Totti: al momento l’intenzione di giocare un altro anno in giro per il mondo è in netto ribasso rispetto alla volontà di non interrompere il legame viscerale solidificato dalle emozioni provate all’Olimpico lo scorso 28 maggio. Se non si registreranno cambi di rotta improvvisi, il primo luglio entrerà in vigore il contratto da dirigente (durata di 6 anni), qualche giorno in anticipo rispetto al raduno del 4 luglio che ufficializzerà l’inizio della nuova stagione.

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