Napoli, Roma, Inter. Consigli per crescere

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Corriere della Sera (M.Sconcerti) – Cos’è mancato a Napoli, Roma e Inter per essere davvero competitivi con la Juventus? Al Napoli due cose, un comportamento equilibrato in trasferta dove ha perso troppo, 6 volte. Non si vince un campionato perdendo 6 partite. E una maggiore flessibilità nella gestione dei giocatori. Sarri ha fatto un grande lavoro, ma deve forse essere il primo a dover migliorare per portare ancora più avanti la squadra. È stato a tratti un po’ didascalico, ha lasciato troppe responsabilità alla squadra senza riuscire a darle sempre cuore. Il Napoli ha perso punti in trasferta per minor intensità, come se mancassero leader in grado di indirizzare la squadra verso cambiamenti di ritmo. Forse è mancata anche l’abitudine a giocare a livello scudetto. Ci si è accontentati presto di essere vittime della ricchezza degli altri, delle ingiustizie arbitrali. Il caso Higuain è stato quasi esemplare. A Udine hanno vinto Juve, Inter, Roma e Milan. Quando Higuain ha litigato con l’arbitro il Napoli perdeva 3-1, ma si è parlato solo dell’arbitro, non dei tre gol subiti.

La Roma non era da scudetto, è diventato presto chiaro e lo è rimasto. Prende troppi gol. Non si è da scudetto se si subiscono 40 reti. Vuol dire che manca l’equilibrio di una buona fase difensiva, non solo singoli difensori. Anche con Spalletti non c’è stata differenza, la Roma ha preso 18 gol in 17 gare. L’equilibrio della Roma o viene da una qualità nettamente superiore, oppure fa fatica a vivere. Più la squadra è brillante, più rischia. Assomiglia molto alle grandi squadre spagnole, ma contro una Juve molto italiana, le distanze corrette sono tutto. Strootman potrebbe aiutare molto a trovare l’assetto giusto, Nainggolan può essere diversamente sostituito da un Pjanic avanzato di una decina di metri. La Roma ha grandi prospettive, ma anche problemi fondamentali da risolvere. L’Inter per la prima volta non deve ricominciare, ha una base. Icardi deve fare di più, manca ancora una seconda punta. Jovetic non mi è piaciuto, quasi sempre né carne né pesce. Perisic è stato il migliore. Evidenti i problemi a centrocampo. L’uomo dell’Inter è Verratti, se qualcuno può permetterselo. Allora può andar bene anche Kondogbia a fare il mediano e Brozovic con la sua andatura universale. L’Inter ha un vantaggio: è quella più sbagliata, quindi la più facilmente migliorabile. Se dovesse esserci una cessione importante, punterei su Handanovic. È l’unico di buon prezzo che può andare via senza intaccare la base. Un portiere si trova più facilmente di un centravanti.

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