Napoli, Gattuso: “Va costruita una mentalità vincente. Insigne? Può fare sempre la differenza”

Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della vittoria contro la Roma. I giallorossi sono infatti caduti per 2-1 al San Paolo. Queste le parole dell’allenatore partenopeo:

GATTUSO A SKY

Sei vittorie nelle ultime sette, Coppa Italia in tasca, qualificazione all’Europa League conquistata, quinto posto agganciato questa sera. Il segreto?

Nessun segreto, alleno giocatori forti e  tante volte bisogna ricordarglielo. Dopo la Coppa Italia gli ho detto che bisogna pedalare e non parlare, per dare continuità. Il prossimo anno tanti di questi giocatori faranno parte di questa rosa, va costruita una mentalità vincente, quella di saper soffrire, di lavorare e del pensare non all’io ma al noi.

Il rapporto con Insigne?

Lorenzo deve lavorare, deve avere forza nelle gambe, deve provare a saltare l’uomo nell’uno contro uno. Ha tecnica e se le gambe lo aiutano può fare sempre la differenza. Penso che lui lo abbia capito. Vuole giocare sempre, mi guarda con gli occhi storti quando lo levo gli ultimi 20/25 minuti, ma quello non è un problema, perché se ne deve fare una ragione. È un ragazzo molto intelligente, quando si parla di calcio, quando proponiamo qualcosa, ci arriva subito. Questa è la sua forza.

Un giudizio su Lozano?

Lozano deve giocare a campo aperto, fa più fatica a palleggiare. Ha una velocità incredibile e ultimamente ha tanta voglia, è più sveglio e più reattivo, gli sto dando qualche chance. Sicuramente deve venire a legare di più, tante volte preferisce la palla lunga, ma in questo momento è difficile per come vogliamo giocare.

Questa squadra dove può migliorare per crescere ancora?

Questa squadra deve migliorare di mentalità, perché questa è una squadra che quando fa belle partite si siede. È una squadra che negli ultimi quattro o cinque anni se l’è sempre giocata fino alle ultime giornate di campionato. Se vai a vedere in questi anni ha sempre peccato un po’ quando pensava di fare il salto di qualità, ma è sempre venuta a mancare a livello mentale. La squadra deve lavorare sulla mentalità. A livello qualitativo la squadra è forte, con giovani fortissimi , che devono pensare a costruirsi, a migliorarsi giorno dopo giorno. Non devono pensare di essere già arrivati.

Quando parli di mentalità, quali giocatori possono fungere da esempio?

Voglio vedere in alcuni frangenti quello che fa Insigne, che è un attaccante forte che però quando c’è bisogno dà una mano. Noi facciamo un gran palleggio, anche a livello europeo, ma dobbiamo lavorare in maniera corretta tutti quanti. Quando fai tirare poco gli avversari, ci vuole un lavoro di tutti. A tanti non piace questo, ma se ne devono fare una ragione, perché secondo me in questo momento non possiamo fare diversamente.

Concludete poco e prendete ripartenze evitabili. Potete migliorare in queste piccole cose?

Bisogna attaccare lo spazio, dai e vai. Certe volte quando arriviamo negli ultimi metri vogliamo palla sui piedi e combinazioni strette. Quando costruiamo invece ci sono sempre uno o due giocatori che attaccano lo spazio. Quindi negli ultimi venti metri facciamo più fatica, questo è un aspetto che possiamo migliorare.

Il Napoli ha la rosa più equilibrata?

Ci sono giocatori funzionali, Demme, Lozano, Elmas, sono tutti giocatori che, se vuoi proporre un certo tipo di calcio, ce l’hanno dentro. Anche Lobotka può giocare dal primo minuto, dà più fantasia e meno equilibrio. Elmas è un giovane molto interessante, Lozano ci sta dando una mano. Abbiamo giocatori importanti e funzionali al calcio che vogliamo fare. Abbiamo una rosa molto molto importante.

Percentuali di passaggio del turno contro il Barcellona?

Non so nemmeno se arrivo all’8 agosto. In questo momento penso alle altre partite che abbiamo, non ci penso al Barcellona,  ci penserò tra due settimane. Ora dobbiamo pensare a non fare figuracce e a crescere partita dopo partita. In questo momento non possiamo pensare di andare a regalare le partite ai nostri avversari. Bisogna mettere la gamba, quando pensi di levarla per paura di saltare la partita più importante della stagione, viene fuori che ti fai male. Pensiamo a queste otto partite di campionato. Poi speriamo di arrivarci bene e di andarcela a giocare.

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