Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – «A Torino dobbiamo solamente vincere». L’augurio di Radja Nainggolan è quello di tutti i tifosi della Roma. Per il centrocampista la gara contro la Juventus non è come tutte le altre perché quando si è trattato di scegliere, il Ninja ha preferito vestirsi di giallorosso. Particolare che non è passato inosservato nella tifoseria juventina, con cui spesso ha avuto da ridire (eufemismo) sui social network. Reduce dal primo gol stagionale segnato al Verona domenica scorsa, Nainggolan ancora non sa se sarà utilizzato come incursore «alla Perrotta» o se tornerà sulla linea dei centrocampisti. In ogni caso, la sua analisi, ai microfoni di Sky, della situazione romanista è onesta. «Il nuovo ruolo mi piace perché sono più libero e posso inserirmi, devo pressare in modo veloce. Fisicamente stiamo bene, credo che i nostri problemi siano mentali. Andiamo in vantaggio ma poi ci recuperano, come col Verona: le gambe girano, ma a vuoto, non riusciamo a ragionare». Se da una parte la gara di Torino potrebbe dare un duro colpo alle ambizioni Champions, dall’altra potrebbe far scoccare quella scintilla invocata anche da Rudi Garcia, prima dell’esonero. «Se riuscissimo a fare il colpo potremmo avvicinarci, stiamo preparando bene la gara ma non dipenderà solo da noi. Anche loro dovranno sbagliare qualcosa perché finora stanno facendo meglio di tutti. La Juve è costruita per vincere, come lo siamo noi, ma ci è mancata continuità, mentre la Juventus è abituata».
Buone notizie per Luciano Spalletti arrivano dal mercato. È infatti in via di definizione l’acquisto di Stephan El Shaarawy, che arriverà in prestito oneroso (2 milioni di euro) con diritto (e non obbligo) di riscatto fissato a 13. Un calciatore che il tecnico toscano ammirava quando era allenatore dello Zenit («Ha una bella testa, un giocatore così forte e umile è proiettato verso il meglio» il suo pensiero nel 2012) e che da lunedì, dopo avere sostenuto le visite mediche, si potrà allenare a Trigoria. Ancora in stand-by la situazione di Diego Perotti, il cui arrivo è legato all’eventuale partenza di Gervinho, che anche ieri non si è allenato col gruppo.
Notizie extra campo: la Corte d’appello federale ha respinto la richiesta della Fiorentina, che pretendeva dalla Roma il pagamento di alcuni bonus legati alla cessione di Adem Ljajic. Al posto di Mark Pannes, braccio destro di Pallotta e responsabile del progetto stadio che è stato licenziato due giorni fa, ci sarà David Ginsberg, vicepresidente del gruppo che controlla i Boston Red Sox e il Liverpool.