Mourinho: “I Friedkin e Pinto hanno ereditato tanta m***a. Domani Zaniolo e Karsdorp saranno titolari” – VIDEO

Josè Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita in programma domani alle ore 18 contro il Napoli. Queste le parole del portoghese:

Il significato di questa partita?

Non è una svolta, stiamo facendo un campionato positivo, con prestazioni più positive dei risultati. Abbiamo 15 punti, ne meritavamo di più. Non penso alla svolta, penso a vincere. La partita è difficile, loro le hanno vinte tutte e stanno bene.

Spalletti ha detto che può essere la partita della svolta, per una squadra e per l’altra. Qual è il senso di questa partita per la Roma? Le condizioni di Zaniolo e Karsdorp?

Stanno bene entrambi per giocare. La squadra che gioca è la stessa che ha giocato contro la Juve. Non credo possa essere una svolta per noi. Stiamo facendo un campionato positivo, con performance migliori dei risultati. Abbiamo 15 punti, meritavamo di averne di più. Penso ad una partita da vincere, ovviamente molto difficile. Una squadra che ha conquistato tutti i punti possibili, che sta in un grande momento. Per noi è una partita da vincere.

Ha detto che il Bodo era più forte della Roma del primo tempo. In quella Roma però giocavano tre giocatori (Kumbulla, Diawara e Perez) che sono stati pagati più di 70 milioni. Dov’è l’errore, il cortocircuito? Perché alcuni giocatori si sono involuti nella Roma, non con lei ma anche prima? Questi giocatori hanno margini di crescita? Possono tornare ad essere utili in futuro?

Ovviamente questa non è mai la conferenza stampa pre-partita, ma sempre post. Non voglio rispondere in modo specifico su Kumbulla e Perez, rispondo in un modo più globale. Approfitto anche per dire qualcosa in più. C’è tanta gente che ride di quello che ha fatto con la Roma. I Friedkin hanno ricevuto tanti errori che altri hanno fatto. Tiago Pinto lo stesso. La proprietà ha speso tanti soldi per far fronte a tante cose che sono state fatte prima e gente che ride. Qualcuno sicuramente ride con le tasche piene di soldi. Abbiamo speso tanti milioni per comprare più qualità, per cercare di pulire, di creare condizioni per il successo del progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno scrive la bugia di Mourinho non contento con la proprietà non poteva scrivere bugia più grande. Mourinho vuole più giocatori? Sì, come tutti gli allenatori. Mourinho vuole una rosa equilibrata con 2 giocatori per posizione dello stesso livello per far turnover e cinque cambi al minuto 60? Sì, però Mourinho non è uno stronzo. Mourinho ha grande rispetto per i Friedkin e per Tiago. Ha accettato questo lavoro con la Roma esattamente perché capisce la situazione. Prima di tutto il risultato succede una volta nella vita, poteva essere anche 7-8 se avessimo giocato cinque minuti di più. Il responsabile sono io. Né i giocatori, né la proprietà e né Tiago. Solo io. Perché? Ho deciso di far giocare una squadra che aveva un grande rischio di perdere la partita. Non ho mai pensato ovviamente ad un disastro così non pensavo ad un risultato così. L’ho fatto con una buona intenzione, per paura del sintetico, clima, grande accumulo di partite e per paura di non avere due giocatori per posizione. L’ho fatto male. La responsabilità è mia e solo mia.

Domani ci sarà uno stadio pieno, sarà una bellissima cornice. Dopo quello che è successo, ritiene che un’eventuale vittoria possa cancellare la sconfitta?

Un’eventuale vittoria 6-1 contro il Napoli non cancella niente. Non cancella la sensazione che ho, questa sensazione di colpa perché dovevo fare il contrario. La prossima partita contro il Bodo/Glimt giocherà la stessa squadra di sempre. Se dopo qualcuno si infortuna è un peccato. Noi qui dentro lavoriamo tanto. Abbiamo ereditato una cicatrice emozionale di un record infortuni che non ho mai visto nella vita. La Roma ha un record infortuni che non ho mai visto nella vita. Una delle grande preoccupazioni che abbiamo avuto è che a questo livello dobbiamo per forza migliorare tanto. E lavoriamo tanto, tutti insieme: dipartimento medico, sports science, preparatori atletici ed io stesso. Lavoriamo tanto con preoccupazione, dati, statistiche. Questa cicatrice mi ha anche fatto pensare che fosse un’opportunità di far riposare gente ed anche di dare a bravi ragazzi la possibilità di giocare. I ragazzi che hanno giocato sono bravi ragazzi, è gente che lavora e che merita l’opportunità di giocare. Quando siamo andati in Ucraina ho fatto dei cambio, però hanno giocato Smalling, Ibanez, Cristante, Pellegrini ed era una squadra con un equilibrio. Abbiamo fatto 6 punti, dovevamo giocare a Bodo con  campo sintetico che ha spaventato tutti. Ho pensato che fosse un’opportunità di far riposare gente: ho sbagliato, responsabilità mia. Purtroppo storia mia e della Roma, rimarrà nella mia storia meritatamente.

Nel caso di un risultato negativo pensa che la gente continuerà a supportare questo progetto?

Non penso ad un risultato negativo.

La Roma ha già perso contro la Juve e la Lazio, nonostante episodi non chiarissimi a livello arbitrale. Nelle ultime due stagioni c’è una media preoccupante negli scontri diretti: la squadra ne ha vinti solamente quattro…

Non sono d’accordo. I numeri sono veri, però non sono d’accordo. Per me c’è solo un complesso: nelle ultime stagioni siamo arrivati sesti e settimi. È l’unica cosa che interessa. Se in questa stagione miglioriamo rispetto a quella scorsa e non vinciamo con le grandi per me non è un problema. A me piace giocare contro le grandi squadre, non ho nessun problema e non ho nessun tipo di problema con i risultati del passato. Penso che sia un modo limitativo pensare in questa maniera. Non entro in questa maniera.  Domani giocheremo contro il Napoli, giocheremo faccia a faccia con loro e cercheremo di vincere.

Giovedì Spalletti ha detto che non fosse preoccupato dal fatto che la Roma avesse perso in quel modo, oggi ha aggiunto che avrebbe preferito non avesse perso così. Potrebbe temere una Roma arrabbiata. Si può trasportare il sentimento di rabbia facendo una grande partita? È più tranquillo che il Napoli ha vinto e non perso?

Non sono scaramantico, uno che pensa a questo tipo di situazioni. Per me è tutto molto obiettivo e pragmatico. Non interessa quello che abbiamo fatto tre giorni fa. Non interessa per niente. È una partita contro una grande squadra con un grande allenatore, tutte le cose ovvie che si devono dire perché sono la realtà: brava squadra, grandi giocatori e grande allenatore. Una partita difficile per noi, non credo facile per loro. La Roma ha grandi giocatori, grande allenatore: non penso sia una partita facile anche per loro. Piacere tremendo di ridere e salutare “Spallettone” prima e dopo la partita. Siamo amici, ridiamo sempre. La partita di giovedì non si dimentica. Preferisco perdere questa perché penso di fare punti sufficienti per continuare nella Conference League. Dal punto di vista della classifica non è un dramma. Abbiamo sei punti, giochiamo in casa due partite, credo ci qualificheremo. Penso siamo candidati ad andare fino alla fine nella competizione. Preferisco perdere una partita 6-1 che sei partite 1-0, però non si dimentica.

È stato molto chiaro sul rapporto tra la proprietà, lei e Tiago Pinto. Sembra che andiate tutti per la stessa strada. Le dichiarazioni sue e di Pinto giovedì erano un po’ divergenti. Le sue sulla squadra sono figlie della delusione del risultato. Oggi ci parla dei ragazzi e ce li descrive in un altro modo. Quelle parole sono solamente figlie solamente dal 6-1? Oppure c’è qualcos’altro?

Quando avevamo 4 vittorie su 4 partite ho scherzato – ma non scherzo mai, anche scherzando il messaggio ha un obiettivo – ho parlato di San Pietro. Un esempio, e Max (Allegri, ndr) non si arrabbi con me: se Chiellini è infortunato gioca De Ligt e se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio. Nella nostra squadra abbiamo soluzioni di livello per alcune posizioni, però ci sono altre in non le abbiamo. Non bisogna nasconderlo. Questo significa che una cosa è la squadra ed un’altra una rosa. Stiamo costruendo una squadra però abbiamo bisogno di costruire una rosa. Per farlo bisogna avere più finestre di mercato e più soldi. I proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile per migliorare il club a tutti i livelli devono essere rispettati. I romanisti devono rispettare e crede in quello che fanno. E non parlo di me, oggi sono io, domani un altro e dopodomani un altro perché il calcio è così. Devono però rispettare gente come loro e come Tiago che stanno un lavoro di costruzione del club. Mia madre dice che quando si invecchia si perdono i filtri. Ci sono tanti con le tasche piene di commissioni, di doppie commissioni che prendono di qua e prendono di là e dopo “Arrivederci a tutti”. Quando chiedi: “Adesso prendi il tuo giocatore e facciamo soldi noi”. Loro dove sono? Hanno cambiato telefono, non li trovi. E chi paga? I Friedkin, Tiago e Mourinho che va in panchina. Il mio lavoro è anche essere onesto: la gara di giovedì è responsabilità mia. Lasciate Friedkin e Tiago in pace che stanno facendo un lavoro fantastico. Se possono aiutarmi un pochino di più a gennaio, un pochino in più in estate se loro pensano di potermi aiutarmi un pochino di più grazie mille. Però io sono qui con loro. Domani vedrete la nostra panchina. Non ci sono giocatori scarsi lì, però sono bambini di 17-18-19 anni. Domani ci sarà Missori di 17 anni.

Il Napoli scende generalmente in campo con un 4-2-3-1 con gli esterni d’attacco che tendono ad entrare dentro il campo per lasciare spazio ai terzini di salire. A i suoi esterni offensivi – Mkhitaryan e Zaniolo – chiederà un sacrificio in fase di copertura per evitare l’inferiorità numerica? 

Penso che loro devono preoccuparsi di Zaniolo e Mkhitaryan. Sono bravi – Insigne, Politano, Lozano – sono tutti bravi, però Zaniolo, Mkhitaryan ed El Shaarawy sono bravi. Lì non abbiamo problemi. Ovviamente dobbiamo rispettare con umiltà i punti forte dei nostri avversari e questi lo sono. Penso che Luciano è umile sufficientemente per capire che si deve preoccupare di noi.

 

 

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