Corriere dello Sport (R. Maida) – Dopo aver imparato a resistere, la Roma deve imparare a nuotare: “Ora arrivano gli squali“, ricorda José Mourinho con un ghigno, alludendo alle squadre di altissimo livello che scendono dalla Champions. Juventus e Barcellona in primis. Per il momento ha centrato l’obiettivo, restare in Europa League, ma riconosce che i suoi standard tecnici siano ancora lontani: “Dobbiamo giocare meglio. Certo, era importante per noi andare avanti. E il secondo tempo è stato buono per il cambio di atteggiamento. Però adesso il coefficiente sale, affronteremo squadre costruite per vincere. Non so se riusciremo a ripetere la festa che abbiamo fatto lo scorso anno, ma siamo contenti perché il nostro traguardo non era tornare tra le più forti della Conference. Non abbiamo fatto niente di straordinario, ma abbiamo centrato il secondo posto che fa bene al nostro orgoglio. La Lazio è scesa in Conference? È tra le favorite, anche se so che il signor Tare non la considera una coppa importante“.
Ecco, cita la Lazio a tre giorni dal derby mentre i tifosi impazziti dentro l’Olimpico pieno rimarcano l’eliminazione dei rivali per mano del Feyenoord, battuto dalla Roma a Tirana: “Siamo molto stanchi. C’è gente che gioca sempre, vedi Smalling e Pellegrini, ma nello spogliatoio c’è gioia. Sarebbe stato peggio arrivare a questa grande partita dopo esser estati eliminati. Ci faremo trovare pronti, anche se loro hanno fatto riposare molti giocatori e noi no“.
