Corriere dello Sport (J. Aliprandi)Mourinho ha pronunciato una sola volta il nome di Romelu Lukaku nel corso della conferenza stampa di ieri, nonostante le domande fossero inevitabilmente gran parte su di lui. Come direbbe Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Silenzio sul belga, tra strategia e scaramanzia, proprio mentre in quei minuti si diffondeva la notizia sull’avanzamento della trattativa tra la Roma e il Chelsea.

Mou alle domande su l reparto offensivo è stato chiaro, riflessivo, ma anche molto cauto. Sia nel parlare di Azmoun, che ieri ha sostenuto le visite mediche, sia nel parlare del secondo centravanti che sbarcherà nella Capitale prima della chiusura del mercato: “Faccio fatica a parlare di Azmoun, figuriamoci a parlare di Lukaku che è un giocatore del Chelsea. Ci sono allenatori che scelgono i giocatori e chi arriva in squadra è la prima scelta. Ci sono anche in Italia, ma soprattutto in Inghilterra. Noi siamo in una situazione diversa e quello che mi è stato proposto da Pinto era Azmoun, non come il mio attaccante, ma come uno dei miei attaccanti. E in questo caso, se la condizione è buona, sarà un giocatore che potrà aiutare. Ha fatto benissimo allo Zenit, ha dimostrato di essere un bravissimo giocatore, non è andato bene al Leverkusen che è il motivo per cui lo possiamo prendere in prestito, perché altrimenti sarebbe rimasto al Leverkusen. Quando Pinto mi ha proposto Azmoun, mi ha detto che sarebbe arrivato anche un altro centravanti. Mi farà sapere se sarà un giocatore di qualità”.

La sua tranquillità e la sua cautela nelle risposte è dovuta soprattutto a questa sicurezza, e al fatto che Mou in quel momento sapeva che Ryan Friedkin e Tiago Pinto erano pronti a volare a Londra per trattare con il Chelsea: “Pinto mi ha detto che la società lavorerà per far arrivare in squadra un nuovo attaccante con caratteristiche diverse da quelle che abbiamo. Gli ho detto di lavorare tranquillo come sto facendo io”.

Caratteristiche diverse. Quindi un centravanti esplosivo, un bomber, un uomo con il fiuto del gol e che possa al tempo stesso anche aiutare tutto il reparto offensivo. Un centravanti alla Lukaku. Anzi, Lukaku se tutto andrà come la Roma si augura. Dopo l’eventuale rinforzo in attacco, Mou a quel punto potrà pensare ad alzare l’asticella degli obiettivi, quindi puntare sulla corsa alla Champions: “Perché anche gli altri sono migliorati. Il mio obiettivo non può andare oltre al voler vincere la prossima partita, non ne sono capace. La Lazio l’anno scorso ha fatto un’impresa ma in Europa era in vacanza. L’Atalanta ha investito tanto. La Fiorentina chiaramente ha detto quello che vuole. Rifiutare 45 milioni per un giocatore dice tutto. La Roma non potrebbe mai rifiutare un’offerta cosi per un suo giocatore. La Roma è fra il quinto e l’ottavo posto con Lazio, Atalanta e Fiorentina. Poi si può fare un’impresa e spero che riusciremo a farla ma senza stare in vacanza in Europa”.

Lotta all’Europa League, lotta all’impresa in campionato, ma con i dovuti rinforzi in questi ultimi giorni di mercato. Il centravanti, certo, ma non solo: “Abbiamo solo 4 centrali ma abbiamo 3 esterni destri e abbiamo lavorato con Celik e Karsdorp per fargli fare il terzo di destra. Se arriva qualcuno ottimo altrimenti andiamo avanti così. Voglio tutti giocatori motivati, anche chi sta giocando meno”.

Attenzione però alle ultime soprese dal Medio Oriente: “Vediamo se non arriva l’Arabia per nessuno visto che tutto può succedere. La rosa può migliorare ma anche peggiorare fino alla fine del mercato. Il rischio c’è”. Tutti gli occhi però ora sono puntati sull’acquisto del centravanti. Compreso quelli di Mourinho. Oggi il Verona, ma chissà che di rientro nella capitale Mou non possa ritrovarsi una gradita sopresa a Trigoria.