Mou: “Pensavo a un’altra Roma, ma questa mi piace”

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – La forza della chiarezza. José Mourinho torna a parlare dopo molto tempo e va dritto al punto. Questa Roma gli piace e, come sempre, difenderà fino alla morte i suoi giocatori. Però non è quella che aveva in mente fino a poco tempo: È stato un mercato diverso da quello che avevo pensato inizialmente e che avevo spiegato ai Friedkin e al direttore. Abbiamo perso Spinazzola per tanto tempo e abbiamo perso Dzeko. Volevamo prendere un attaccante, e non due, e non avevamo pensato ad un terzino sinistro. Il mercato è andato in una direzione che non avevamo previsto. Il club è stato bravissimo, mi mancherà qualcosa a cui avevo pensato inizialmente, ma devo ringraziarli. Abbiamo preso un giova come Vina, Rui Patricio garantisce stabilità, Eldor (Shomurodov, ndr) lo abbiamo preso perché ci serviva più velocità in attacco. Se qualcuno aveva bisogno di una reazione per capire quello che vuole fare la proprietà, l’ha avuta. Sappiamo di non essere la squadra più forte del mondo, ma nessuno ci può proibire di pensare di vincere la prossima partita. Questa deve essere la nostra mentalità”.

Mou pensava a una Roma con Xhaka e Dzeko, molto più esperta, ne avrà invece una con Tammy Abraham: “Abbiamo iniziato il precampionato pensando di avere Dzeko ed è stata un po’ una sorpresa per tutti noi quello che è successo. In un mercato incredibilmente difficile per quasi tutti, il club ha avuto la disponibilità, l’ambizione e il rispetto per i tifosi: così è arrivato questo tipo di reazione per portare a casa Tammy Abraham. È stato quello che voi italiani chiamate colpo di mercato. Su Tammy preferisco dire: aspettate e vedrete. Lo conosco fin da bambino, non ha mai giocato per me, però lo conosco molto bene come giocatore e come persona. So come ha preso la decisione sempre difficile per un giocatore inglese, di lasciare la Premier. Quando lo fai vuol dire che hai ambizione, che vuoi tornare in Nazionale a giocare il Mondiale, che vuoi vincere fuori casa dove pochi inglesi hanno avuto grandi carriere. Lui viene con questa ambizione. Con Tammy, con Eldor e con Borja, abbiamo un gruppo di attaccanti che mi lasciano veramente felice“.

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