Mou, la luna di miele non è per tutti. Villar è il primo caso

La Repubblica (F.Ferrazza) – Gonzalo Villar è passato dall’essere il pupillo di Fonseca, al diventare uno scarto di Mourinho. Il modo di giocare dello spagnolo, che ha nel dna l’estenuante possesso palla di impronta “spagnola”, non piace allo Special One, che chiede ai suoi centrocampisti pochi fronzoli, e verticalizzazioni immediate. Il tecnico della Roma vuole che tengano la palla il meno possibile tra i piedi, cioè il contrario del modo di giocare di Villar, playmaker che ama avere il pallone, palleggiatore molto tecnico, che dovrebbe snaturarsi, cambiando una filosofica di gioco che fa parte di sè. Il prototipo ideale per Mou, per fare un esempio, è stato Matic ai tempi dello United. Storicamente lo Special One ama affiancare a un centrocampista di velocità, che fa il lavoro sporco, un altro senza troppi fronzoli, che verticalizzi in maniera naturale.

Villar soffre questa situazione, sui social ha dato segnali di disagio rispondendo alle critiche. Riuscendo a digerire con fatica il fatto di essere passato da ben 59 partite disputate in 18 mesi, alla tribuna a Salerno. “È un giocatore di qualità, non può mai essere un problema ma la soluzione“, ha detto pubbblicamente Mourinho che, in realtà, ha invece sperato di riuscire a vendere sia lo spagnolo, sia Diawara.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti