Motta: “Non abbiamo saputo creare a sufficienza per tornare in partita e ribaltarla”

Thiago Motta, allenatore dello Spezia, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Spezia 2-0. Queste le sue parole:

MOTTA A SKY SPORT

Insieme al Cagliari siete la squadra che ha preso più gol su palle inattive…

È anche per questo che siamo in questa situazione. Abbiamo subìto due gol su angolo, che è sempre qualcosa di evitabile. Non abbiamo saputo creare a sufficienza per tornare in partita e ribaltarla.

Sull’abbraccio con Mourinho. Che vi siete detti?

La mia stima per lui è enorme, credo sia reciproco. È una persona vera. L’abbraccio è stato naturale. Siamo stati rivali per la partita, prima e dopo saremo sempre amici.

Gyasi può essere lasciato più vicino alla porta?

Nell’ultima partita contro il Sassuolo ha segnato. È vero che lui fare tutta la fascia ed arrivare di sorpresa in area, che per me è la sua grande forza. Può anche giocare come attaccante. In questo momento bisogno di un giocatore che faccia tutta la fascia, anche perché non possiamo dimenticare che siamo lo Spezia e stiamo all’Olimpico contro la Roma. Gyasi è un giocatore importante per noi, indipendentemente dal ruolo.

C’è bisogno di rinforzi a gennaio?

Per il momento il mercato è chiuso per noi, abbiamo quattro sessioni chiuse. Se sarà aperto, vedremo cosa accadrà con la società.

Lei ha avuto la sensazione di poter recuperare la partita?

No, non ho avuto la sensazione di poter rientrare in partita e questa cosa mi dispiace perché oggi sarebbe stata un’opportunità interessante per noi.

MOTTA A DAZN

Non sei molto soddisfatto.

Esatto, abbiamo trovato una squadra che è forte ma potevamo fare di più. Potevamo evitare angoli che sono sempre pericolosi, potevamo giocarcela fino alla fine. Era una buona opportunità e non l’abbiamo sfruttata.

Quanto soffri stando in panchina?

Apprezzo il lavoro che abbiamo fatto, la nostra squadra ha creato molto contro una squadra superiore come la Roma, che lotta per l’Europa. Ogni mattina mi alzo pensando di poter crescere insieme alla squadra, anche se andremo a giocare contro squadre forte, dobbiamo essere in grado di competere, palleggiare, avere una personalità forte e saper gestire un tipo di partita con o senza palla. Il mio obiettivo è questo e non smetterò finché lo faremo dentro dal campo.

Mourinho ha detto che devi avere pazienza in questo momento.

La pazienza ce l’hanno tutti ed è per questo che abbiamo scelto questo lavoro con grande impegno e voglia. Vogliamo trasmettere tutto quello che abbiamo imparato ai calciatori, che poi vanno in campo e devono essere i protagonisti. Cerco sempre di dare il mio meglio sperando che siano loro i veri protagonisti.

Mourinho?

Prima e dopo la partita è stato bello ritrovarlo, durante la partita no. Ho una stima enorme, è un’ispirazione per me e per gli altri.

Manca un po’ di qualità alla tua squadra?

Sicuramente, con una squadra come la Roma che abbiamo avuto di fronte, c’è differenza. Questa, però, possiamo ridurla con il nostro gioco, sapendo ciò che sappiamo fare e cercare di portare la partita verso i binari giusti. All’inizio abbiamo subìto gol, prendere gol così fa molto male però dobbiamo essere più convinti e credere in quello che facciamo, giocarcela fino alla fine anche contro squadre più forti come la Roma.

MOTTA IN CONFERENZA STAMPA

Due gravi disattenzioni sulle palle inattive son costate care, poi avete tenuto la partita fino al 2-0.

Le palle inattive sono una cosa importante nel calcio. Lo abbiamo visto stasera. Per me sono due gol evitabili. Quando andiamo nell’area avversaria abbiamo difficoltà a fare gol, al contrario deve essere la stessa cosa. È un comportamento difensivo, una voglia in più dell’avversario, anche noi facciamo sull’uomo. Si mangia o l’avversario o i nostri giocatori, alla fine hanno mangiato loro. Abbiamo fatto una discreta partita contro una squadra forte, con uno dei migliori allenatori al mondo. Ma ho la sensazione che possiamo fare di più, l’ho trasmessa anche ai giocatori. Dobbiamo crederci perché possiamo, a tratti l’abbiamo visto ma non è sufficiente. Dobbiamo fare di più per mettere in difficoltà la squadra che abbiamo affrontato oggi, perché in questo momento era possibile.

Avete attaccato prevalentemente sulla fascia sinistra. Era una scelta per sfruttare una debolezza della Roma? Pensa di cambiare ancora modulo?

Non penso che la parte destra della Roma fosse la parte più debole. Abbiamo tanti mancini, è una cosa automatica venire da questa parte. Bastoni gioca a centrocampo, ma sa fare anche il terzino, gli ho chiesto di attaccare da quella parte lì. Siamo andati in superiorità e abbiamo creato delle azioni, ma non siamo stati concreti.

Il modulo?

Sul modulo, non faccio tanta attenzione. Vedo più le caratteristiche dei miei giocatori, cerchiamo di sfruttarle per metter in difficoltà l’avversario.

Aveva già provato Kiwior in mediana?

È stato uno dei migliori. Sta dimostrando che è presto, ma che è un giocatore di calcio. L’ho provato a centrocampo, ha fatto quello che deve fare un giocatore di calcio, ha fatto uscire un bel pallone pulito. Sicuramente loro hanno una posizione per cui si sentono più comodi, ma un giocatore di calcio deve coprire tutti i ruoli. Non esistono più ruoli definiti, esistono giocatori che devono fare il loro lavoro bene. Anche a San Siro ha fatto un’ottima partita.

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