Leggo (F.Balzani) – Di motivi per temere Messi ce ne sono fin troppi, ma a far toccare ferro ai tifosi giallorossi ci si mette pure una doppia cabala: il tabù di non aver mai segnato un gol su azione nei 6 precedenti ufficiali in Italia (contro club italiani) e il traguardo delle 100 partite in Champions da tagliare proprio nello stadio in cui vinse la Coppa dei Campioni del 2009 (segnò di testa il 2-1 sullo United). L’altra gioia italiana è su rigore nel 2-3 sul Milan del 2011. In totale sono 4 le prodezze realizzate da Messi nei 12 precedenti contro Milan (3 gol), Inter (uno) e Juve (zero, nella finale di Berlino).
La voglia di segnare il 78° gol alla centesima gara di Champions (per ora media dello 0,78 a partita, la più alta di sempre) mette ancora più paura alla Roma che però può sfruttare il momento no della difesa del Barça. Tra i convocati diramati ieri da Luis Enrique, infatti, non compaiono Vermaelen e Dani Alves mentre Mathieu non è al 100%. Ci sarà Mascherano che ieri ha avvisato: «La Roma difende bene ed è molto forte, sarà durissima segnargli e batterla».
