I tifosi della Capitale hanno in comune un solo interrogativo: come saranno Lazio e Roma il prossimo anno? Chi arriverà e chi partirà? Quali obiettivi si propongono? Non è facile rispondere, perché la campagna acquisti deve ancora cominciare e i Mondiali daranno uno scossone al mercato che nessuno può prevedere. Le manovre sotterranee non mancano e i rumors si rincorrono. Primo fra tutti quello che vorrebbe Benatia in partenza. Il centrale giallorosso ha preso un bel dieci e lode dal campionato scorso ed è cominciata una vera aggressione al difensore della Roma. Si parla di offerte da capogiro: 30 milioni di euro in contanti. E 4 milioni netti al giocatore.
Primo raffronto: Benatia prende da Trigoria poco più di un milione. Seconda riflessione: può il presidente Pallotta rinunciare ad una somma del genere? Terzo problema: il giovanotto tentenna. Non ha nessuna intenzione di rimanere se la Roma non si decide ad aprire il portafogli in modo consistente. A queste condizioni è meglio cedere Benatia, perché potrebbe giocare in modo svogliato e rendere assai meno di quel che ha fatto finora. Se è vero che non si può stare in Paradiso a dispetto dei santi, è anche vero che non si può «legare» un giocatore. Se si pensa all’affare Marquinhos, anche i più scettici si convinceranno. Certo, Sabatini dovrà mettersi subito al lavoro, perché non si può smembrare un reparto che ha dato alla Roma di Garcia grandi soddisfazioni.
Dall’altra parte del Tevere, che succede? Nulla. O quasi. Reja è sicuro di rimanere sulla panchina, ma Lotito e Tare non parlano. I tifosi sperano ogni giorno di avere una notizia che li possa rallegrare. Non è così. La speranza è l’ultima a morire, è vero. Ma sino a quando?
Corriere della Sera – B.Tucci
