La Nazione – Tiene sempre banco in casa viola la questione legata al rinnovo di Norberto Neto. L’ultimatum della Fiorentina imposto al giocatore scadrà domani. Il portiere ha avuto un lungo confronto con il ds della Fiorentina, ma adesso la parola torna al suo procuratore. L’obiettivo (per i viola) è di arrivare al rinnovo del contratto (soluzione obiettivamente remota) o alla cessione a gennaio per raggranellare qualche milione o una contropartita tecnica all’altezza. Traduzione: Neto già nella giornata di domani potrebbe inviare a Della Valle il suo ultimo ‘no, grazie’ e di fatto uscire di scena dalla Fiorentina. In tal caso arriverà il via libera definitivo alla promozione di Tatarusanu.
La Gazzetta dello Sport – La rottura definitiva tra Neto e la Fiorentina è ad un passo. La questione sul contratto in scadenza è nota. Il portiere entro un paio di giorni darà la sua risposta definitiva all’ultima proposta viola. Salvo colpi di scena sarà negativa. E Neto verrà ceduto. Nessun fischio, nessun insulto per lui nel corso dell’allenamento di ieri. Solo qualche timido applauso ed un paio di «Firma!» urlati dalla tribuna.
TMW – E’ una telenovela che si è conclusa nel peggiore dei modi. Norberto Mourara Neto e la Fiorentina, la storia è finita. Che sia ora o che sia in estate. C’è ben poco da aggiungere, se non che i viola si aspettano sempre un gesto di riconoscenza, con il rinnovo di contratto a clausola rescissoria bassa, per monetizzare in estate. I fatti: Neto, che ora s’è rilanciato ma che a Firenze ne ha combinata una più di Bertoldo, è stato cullato, cresciuto, perdonato dalla società viola. Gli sono stati perdonati tanti errori, ha ripagato la fiducia con belle prestazioni e con un’annata positiva. L’arrivo di Ciprian Tatarusanu, riserva a quasi il doppio dell’ingaggio, ha forse minato il rapporto e da allora Neto sembra aver maturato la decisione di lasciare Firenze. Contratto in scadenza in estate, la Roma lo vorrebbe da svincolato mentre, se la Juventus riflette, per gennaio l’insidia vera si chiama Liverpool. Che, magari, potrebbe offrire una somma bassa alla Fiorentina pur di averlo, mentre i gigliati si aspettano che tutta la fiducia data a Neto venga ricambiata con una firma. Rinnovo e poi addio. Ma la storia, comunque, è destinata a finire.
Corriere dello Sport – Domani sarà il giorno dell’incontro che decide: la Fiorentina da una parte, Neto dall’altra. Neto ha un contratto che scade a giugno e i vari tentativi fatti dalla Fiorentina per allungarlo non hanno prodotto l’esito sperato. Neto nei mesi ha migliorato sensibilmente il proprio rendimento dopo gli inizi incerti: altre società hanno apprezzato le sue qualità, specie Roma, Juventus e Liverpool si sono mostrare più decise delle altre in avance più o meno accentuate e così la trattativa da difficile è diventata molto complicata. Giova ricordare le parole del patron Andrea Della Valle: «Se Neto non firma, va Tatarusanu in porta». Un pensiero forte del boss, un suggerimento: la decisione ultima e definitiva spetterà a Montella. Ma prima tocca ai protagonisti intorno al tavolo di discussione. Sensazioni? Pessimismo, sano realismo e rialzo di ottimismo si sono accavallati in un intreccio diabolico che lascia come minino tutto in sospeso.
La Repubblica – Non è escluso che l’incontro di domani possa vivere qualche attimo di tensione, visto che la posizione della Fiorentina sembra molto rigida: o il numero uno firma, o viene immediatamente messo sul mercato. Non solo per evitare di perdere tutto il capitale, ma anche perché a quel punto avere un portiere con le valigie pronte diventa un problema per tutti, soprattutto dal punto di vista ambientale. È chiaro che chiunque venga a trattare Neto, anche se il prezzo del cartellino non può essere elevato (visto che si azzera tra sei mesi), dovrà abbassare l’offerta allo stesso giocatore. Insomma, la questione è complicata, quello che è certo è che nessuno, in casa Fiorentina, sembra molto ottimista riguardo a un possibile lieto fine.
