Ciao Massimo, un gentiluomo in giallorosso

E’ proprio tutto. Chiudeva sempre con questa espressione, definitiva e dissacrante al tempo stesso, la creatura immateriale a cui teneva di più, la trasmissione di una vita. Eppure, adesso che tutto finisce bruscamente, chiederebbe al suo staff di ricominciare oggi, perchè “La Signora in Giallorosso” non era qualcosa che si potesse fermare. Il cuore l’ha tradito di lunedì, uno dei giorni in cui T9 prima e Teleroma56 poi, avevano ospitato il talk show che aveva saputo resistere con orgoglio e originalità al proliferare del calcio in diretta, delle tv a pagamento, dei social in cui c’è sempre quello che ne sa più di te. Anche a 69 anni Ruggeri non aveva perso la passione per la televisione, sempre in giacca e cravatta “perchè non si entra mal vestiti a casa altrui“. Aveva idee, professionalità, pacatezza, in uno spazio destinato ai tifosi della Roma, ma rispettato anche dai laziali. Soprattutto era conosciuto per la generosità leggera: era impossibile per i suoi collaboratori sfuggire al rito natalizio dei regali a casa sua. Giocando a bridge e frequentando i salotti di Roma conobbe Boniek e tra una sigaretta e l’altra gli propose di partecipare al progetto. Zibi ha detto: “Perdo un amico vero, l’avevo sentito venerdì. Gli avevo chiesto di smettere di fumare, di darsi una calmata… Sono distrutto, è un dolore enorme. Massimo era un uomo sempre disponibile, premuroso, sorridente. Mi mancherà“. Il suo programma è stato palestra per tanti giovani che si affacciavano nel mondo del lavoro. Negli anni ha ospitato grandi personaggi, da Andreotti a Franco Sensi, più una galleria variopinta di giornalisti e calciatori. Nel suo curriculum vanta la prima intervista televisiva ad un giovane Daniele De Rossi. Lo scrive R.Maida sul Corriere dello Sport.

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