Pagine Romaniste – Il numero uno del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il meeting andato in scena per discutere del destino della FIGC. Queste le sue parole:
Si aspettava una giornata così?
Abbiamo presentato un libro che ricorda la storia del Coni, ho fatto una lezione ai giovani che si stanno specializzando nello sport.
Esonero Ventura?
Lo dico senza falsa diplomazia: queste sono valutazioni che deve fare la Federazione. Se lo ritengono giusto è una loro scelta ed hanno ritenuto giusto così. Ventura non è né il primo né l’ultimo allenatore che viene esonerato da una società. Si sono visti anche altri anni prima, ognuno è padrone di giudicare se hanno fatto bene, se si poteva fare in un altro modo, punto.
Tavecchio non si è dimesso…
Ha valutato di fare una cosa diversa, non era scontato che ascoltasse il mio consiglio. Scegliere di rimanere era nelle sue facoltà, ha considerato giusto che la Federazione debba andare avanti con lui. E’ una responsabilità, non voglio essere polemico.
Vorrebbero tutti ripartire da zero…
Lo capisco, non voglio essere ipocrita. C’è un mondo, quello del calcio, che è rappresentato da diverse componenti e che, come ho ascoltato, si prenderanno la responsabilità di confermare la fiducia a Tavecchio. E’ una loro scelta.
C’è progettualità nella Figc?
Non lo so, non conosco di cosa si è parlato e non so i presupposti tecnici che ci saranno. Sento dei nomi, anche molto importanti, ma questo non è un discorso legato a un singolo allenatore che debba venire o meno. Sono uno che dà fiducia alle persone, ma chiunque si può rendere conto che le persone possono essere anche questa ma dovrebbero fare qualcosa di più.
Ulivieri ha detto che non la riconosce come capo…
È libero di pensare ciò che vuole, il mio stile non mi porta ad andare dietro le polemiche ma di ragionare in modo molto propositivo e penso elegante.
Ha fiducia nella realizzazione dello Stadio della Roma?
Da quello che si legge negli stadi c’è uno stop and go legato a molti tecnicismi. Non entro negli aspetti tecnici, ma sarebbe clamoroso non andare avanti dopo tutto ciò che è successo.
a cura di E.Bandini – J.Nicoletti – S.Randazzo – M.Bellecca
