La madre di Ciro Esposito contro Marino: “Preoccupato per un monumento, non per mio figlio”

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NAPOLITODAY – Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, non ci sta: quanto accaduto ieri a Roma – la devastazione messa in atto da tifosi olandesi – non solo le ha riportato alla memoria gli episodi di violenza che le strapparono suo figlio, ma anche fatto notare quanto siano state pronte in questo caso le istituzioni a condannare le violenze e chi le ha permesse. Al contrario di ciò successe quel maledetto 3 maggio del 2014. “Gli incidenti di Roma di ieri? – dice la madre del tifoso ucciso ai microfoni di Radio Kiss Kiss – Ieri sera ho visto alcuni video. Immagini di guerra, che nulla avevano a che vedere con lo sport. Per una partita di calcio, dove le persone dovrebbero divertirsi, non si possono vedere scenari di guerra. Ho visto immagini orribili. Bisogna fermare questo tipo di calcio. È un appello che faccio dopo ciò che è successo a Ciro. Questo messaggio di pace è l’unico modo per tenere vivo il ricordo di Ciro. Abbiamo bisogno di aiuto, da parte delle istituzioni e da parte di tutti”.

Sono sconcertata dall’indignazione del sindaco Marino per la Barcaccia – attacca Antonella Leardi – È un uomo piccolo, preoccupato per un monumento e non per ciò che è successo il 3 maggio a Roma, ciò che è successo a Ciro. Quando Ciro era ormai spacciato mi cercò perché voleva pagarmi i funerali, ma rifiutai, c’era già chi aveva provveduto. Lo ringraziai ma avrei preferito mi avesse cercato prima”. Angelo Pisani, presidente della municipalità di Scampia oltre che avvocato della famiglia Esposito, manifesta “Vergogna ed incredulità: si parla tanto della fontana dimenticando che, per uguale disorganizzazione e incapacità, morì un ragazzo napoletano”. “Abbiamo ascoltato ieri sera in diretta il premier Renzi – ha proseguito Pisani – assente e muto per la morte di Ciro Esposito, ha dichiarato che si attende scuse formali dal Feyenoord”.

 “I rimpalli di responsabilità che si stanno vedendo in queste ore – va avanti Pisani – non bastano certo a coprire le responsabilità di coloro che ancora una volta, a distanza di quasi un anno all’eccidio dell’innocente Ciro Esposito, aveva il dovere di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza ella capitale, e non lo ha fatto”.

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