Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Se Dybala potesse rispondere immediatamente al suo amico Totti gli farebbe leggere i numeri del suo rendimento stagionale, ma soprattutto quello degli ultimi due mesi sotto la gestione De Rossi. Perché di fatto l’argentino dopo la sostituzione in panchina ha cambiato passo e si è dimostrato non solo ancora più efficiente, ma anche più decisivo.

A confermarlo i suoi numeri, impressionanti in questi 58 giorni in cui ha trascinato letteralmente la Roma nella lotta alla qualificazione alla Champions. Dalla sfida contro il Verona a quella contro la Fiorentina Dybala ha realizzato sette reti in altrettante sfide di campionato. Centodue minuti giocati contro Feyenoord, poi altre dieci partite con De Rossi da titolare per un totale di 790 minuti su 1210. Un minutaggio non da infortunato ma da titolare soggetto al turnover in un periodo intenso.

E due gare su tredici le ha saltate non per infortunio, ma proprio per questo motivo dopo ogni cinque partite giocate De Rossi gli ha concesso un turno di stop per riposare. In questa stagione Paulo ha saltato in tutto nove partite con cinque problemi diversi (alcuni di poco conto, altri invece un po’ più significativi): otto nella precedente gestione, una con De Rossi.