La Roma è arrivata a giocarsi l’accesso alla finale di Dublino, poi sfumata, per buona parte grazie ai gol di Mancini contro il Milan. A seguire le ottime prestazioni con il Leverkusen macchiate però dall’autogol di ieri sera. Episodio che non cambia tutto ciò che di grandioso ha fatto il difensore centrale in questa stagione, incluso il gol che ha deciso l’ultimo derby con la Lazio. Proprio per questo, e per l’attaccamento alla maglia che Gianluca ha sempre dimostrato, i tifosi giallorossi hanno mostrato a lui e alla sua famiglia grande vicinanza.

La moglie Elisa questa mattina ha ringraziato i romanisti attraverso una storia sul suo profilo Instagram. Questo lo screen di un messaggio arrivato da un tifoso: “Non è mai scontato entrare nel cuore di una tifoseria, soprattutto per ragazzi che appartengono a generazioni per forza di cose lontane dal calcio di una volta e figli della loro epoca. Eppure Gianluca ci è riuscito. Semplicemente con la forza del suo essere sé stesso. Senza bisogno di apparire. Giocando come vive. Non dimenticando il passato e non rinnegando le radici. Ma soprattutto, non perdendo mai una sola occasione per rivolgere un pensiero d’affetto e vicinanza verso chi per quei colori fa sacrifici, rinunce, danni e le più impensabili pazzie. La chiamano empatia, quelli bravi. lo preferisco chiamarla Romanismo. Perché è quello che a Gianluca ormai scorre nelle vene. Perché Gianluca è tra le più straordinarie dimostrazioni che non necessariamente debba essere Romano e Romanista solamente chi a Roma nasce, ma soprattutto chi da Romano e Romanista vive. E l’immenso orgoglio, il simbiotico senso di appartenenza, l’osmosi che ormai lega Gianluca a noi Romanisti, e’ un’emozione rara, un privilegio raro e uno smisurato orgoglio che mai e poi mai potrà essere intaccato o minimamente scalfito da un autogol. Perché è proprio dalle cadute, che ci si rialza trovando la forza per ripartire”.

Riprendendo questo messaggio, Elisa ha scritto: “Sui cadeaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani. Per la tua gente, per la tua Roma. Eternamente grati. Grazie Romanisti“.