Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – La gara contro il Monza sarà per lui una vera e propria prova del nove. Da attaccante non può che essere così. Giochi di parole a parte, per Andrea Belotti la sfida di domenica pomeriggio sarà un esame di laurea, per certificare di aver messo ormai alle spalle i periodi di difficoltà e di essere tornato finalmente ai suoi livelli.
L’inizio di stagione è stato più che incoraggiante con cinque gol e due assist, più di quanto fatto in un intero anno, il suo primo in giallo rosso, adesso arriva per lui la parte più difficile: confermarsi e mantenere questo stato di forma.
Chi gli è vicino è sicuro di non averlo mai visto meglio. Non solo atleticamente, ma anche mentalmente. Belotti si è rigenerato in questi ultimi mesi grazie a un lavoro duro e a tratti estenuante, ma che lo ha fatto andare oltre la crisi che nelle ultime stagioni lo aveva totalmente assorbito. Infortuni, scarsa condizione fisica, perdita di fiducia, assenza di gol: situazioni che avrebbero messo ko chiunque. Eppure il Gallo è riuscito a rialzarsi per affrontare un’altra ripresa e mettersi in gioco.
Il rinnovo di contratto in extremis, arrivato poche ore dopo il grave infortunio di Abraham, l’intera preparazione pre-stagionale questa volta svolta con la squadra e la fiducia dei compagni oltre che di Mourinho gli hanno dato una carica in più, nuova energia per affrontare la stagione della verità. Quella che indicherà se il Gallo può effettivamente tornare ai livelli degli anno d’oro di Torino. E fin qui la risposta c’è stata.

OCCHIO ALLA NAZIONALE

A tal punto che adesso Belotti non solo vuole spingere la Roma in alto e dimostrarsi la giusta spalla di Lukaku in assenza di Dybala, ma vuole anche lanciare un segnale a Luciano Spalletti. Se la Nazionale è in cerca di gol, di sacrificio e carattere, allora deve puntare su di lui. Ecco, il centravanti giallorosso spera di essere preso in considerazione per la sosta di novembre, quella che deciderà l’ingresso degli Azzurri al prossimo Europeo.
Il ventinovenne vuole una convocazione contro la Macedonia del Nord e l’Ucraina, vuole far parte del gruppo e finalmente ritrovare lo spogliatoio di Coverciano.