La Repubblica – Luis Enrique: “Tante distrazioni”. Società e allenatore a confronto

U na mezzora, abbondante, chiuso nello spogliatoio, insieme a Sabatini. Luis Enrique, dopo la pesante sconfitta subita dal Milan, e dopo la solita trafila davanti  telecamere e taccuini, ha bloccato il diesse giallorosso nel ventre dell’Olimpico, per rivedere insieme tutti gli errori commessi dalla sua Roma nella sfida contro i rossoneri.

Errori che ormai si ripetono come abitudine, di-strazioni che non si possono più tollerare, soprattutto nell’area di rigore giallorossa, zona in cui continuano a prendersi gol evitabili su calci da fermo (ben 5 in 13 reti passive). La società, come è normale che sia, si è voluta confrontare con l’allenatore voluto con forza e difeso fino alla stremo. Luis Enrique non è in discussione (guai solo a ipotizzare lontanamente tale soluzione), se dovesse andare a picco lui, ci andrebbe l’intero progetto, un’idea, come ama dire Baldini, impensabile quindi che si possa abbandonare la nave in corsa.

Ma lo spagnolo, nel dopo gara di sabato, si è confrontato e, in parte, giustificato dei deludenti risultati con le continue disattenzioni dei suoi. Poi, pubblicamente, si è accollato tutte le responsabilità, parlando di “Tanto lavoro da fare ancora per correggere gli errori“, ma all’interno dello spogliatoio le sue perplessità sulla qualità di qualche singolo sono emerse, per la prima volta, in tutta la loro forza. E oggi, alla ripresa degli allenamenti, Luis parlerà con durezza alla squadra, fermo nelle sue convinzioni tattiche, anche se non è da escludere che i veterani (Burdisso su tutti) gli possano chiedere una tipo di allenamento diverso, magari al termine delle sedute di lavoro quotidiano, dedicato alla cura difensiva nei calci da fermo e in alcuni movimenti di ripiego.
Un confronto diretto, dopo quello che c’è stato con i dirigenti sabato sera, per voltare pagina già dalla trasferta di Novara, provando a dimenticare le due sconfitte consecutive. Oggi si valuteranno intanto le condizioni di Borini e Juan, gli ultimi due della rosa costretti allo stop da guai muscolari alla coscia.
La Repubblica – Francesca Ferrazza

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