Conferenza stampa Luis Enrique: “Ancora non ho deciso il mio futuro. Sarà importante l’incontro con la società”

Nella vigilia di Roma-Catania, Luis Enrique, tecnico dei giallorossi, incontra i giornalisti nella consueta conferenza stampa prepartita. Ecco le parole del tecnico spagnolo:
FUTURO“Qualificarsi per l’Europa cambia la mia decisione? Cerchiamo da tanto di ottenere la qualificazione e questa è l’unica cosa importante. Non sarà facile perchè ogni volta che c’era la possibilità non siamo mai stati decisivi. Solo questo mi interessa. Mollo? Dipende cosa. Oggi non parlo di questo ma del Catania. Il futuro di Luis Enrique non è importante, mi interessa solo del futuro della Roma che ancora è in lotta per la Uefa, tutto il resto ha il suo momento. Sarà importante l’incontro con la società a fine campionato per decidere il mio futuro. E sarà importante quello che sento in quel momento. Alla fine parlerò. Non ho niente da rimproverare alla società che ha dato il 100%. E anche io ho dato tutto, anche se non è bastato. E’ sempre importante avere un rapporto importante con i tifosi, per andare avanti il tifo e la squadra devono andare avanti nella stessa direzione sennò è più difficile per tutti. Ancora non so quello che farò”.
CALCIO ITALIANO“Calcisticamente sono convinto che tutte le squadre che ci sono superiori fanno benissimo il calcio. Il Milan e la Juve sono le migliori squadre e fanno un bel calcio. Il calcio italiano è un pò diverso ma è sempre calcio. Umanamente non c’è diversità, siete come il resto del mondo. Per Delio Rossi mi dispiace sia per l’allenatore che per il giocatore. E’ stata una cosa brutta da vedere ma comprendo la sofferenza di tutti e due, non si deve giudicare le persone per quello che è successo. La prima cosa che ho sentito quando sono venuto è “farli correre e fuori le palle” ma alla prima volta che ho messo fuori Francesco è successo un casino. Non so che casino è successo quando ho lasciato fuori De Rossi perchè ha rotto un accordo tra noi, di che stiamo parlando? E’ il mio pensiero, sono io a prendere la decisione. Quello che è diverso è la forza di questo tifo passionale al massimo, instancabili continuando a fare il tifo senza che ce lo meritiamo, ma qualche volta è un pò incomprensibile. Ma capisco che è un tifo incredibile e immagino cosa possa fare dopo 5 vittorie di fila. Capisco cosa pensano i tifosi”.
MONTELLA – “Non solo è l’idolo dei tifosi ma anche il mio dopo che ha fatto 4 gol contro la Lazio. E’ un giocatore incredibile e un allenatore bravissimo. L’ho conosciuto a Coverciano e gli auguro un grandissimo futuro”.
BILANCIO – “Non mi aspettavo più complicato il mio primo anno. Non mi aspettavo nulla, quando ho deciso di venire era già a giochi chiusi, dopo ho visto che Baldini e Sabatini sono persone molto serie e la società mi ha stupito tantissimo per la serietà e la professionalità. Il progetto era interessante e questo a me è piaciuto ma non mi aspettavo nulla. Alla fine è facile o difficile in base a quello che noi abbiamo fatto sul campo. Sarà importante l’eventuale qualificazione in Europa. Mancano ancora due partite, non è lo stesso arrivare settimi o in Europa. Si giudica un allenatore e una squadra in base ai risultati, ma credo che giocare come noi sia il modo migliore per arrivare al risultato”.
VILLAS BOAS – “Tutti i nome usciti sono allenatori di un livello altissimo e una professionalità alta e non mi ha dato fastidio le voci. Neanche alla squadra ha dato fastidio, sono abituati a questo, è normale per un calciatore avere più allenatori durante la carriera”.
SCELTE SBAGLIATE – “Ho messo in primo piano la formazione di una squadra che i risultati. Prima la squadra ai miei interessi. Ho fatto un compromesso con la mia squadra, ogni calciatore ha una sua responsabilità. De Rossi è un calciatore bravissimo ma lo rifarei. E’ più importante la squadra che i miei interessi, nessuno sta davanti al gruppo, neanche Messi. La squadra ti fa vincere un titolo, bisogna essere una squadra”.
CONTESTAZIONE – “Mi aspetto un comportamento perfetto del tifo, come al solito, sono stati vicino a noi anche quando non lo meritavamo. In casa abbiamo fatto un cammino strano, iniziando male ma poi bene. Mi aspetto l’appoggio del tifo. C’è ancora qualche opportunità e mi aspetto l’appoggio del tifo. Giorgio Rossi farà la sua ultima gara e spero sia una bella giornata. Valutare la contestazione o l’appoggio non cambierà la mia decisione sul futuro. Una delle partite più belle è stata con l’Udinese, il tifo ha fatto di tutto per farci vincere e quando è arrivata è stato bellissimo. Quando facciamo bene il nostro lavoro la gente è felice e quando sbagliamo è arrabbiata, è normale”.
RESPONSABILITA‘ – “A me piace proteggere la mia squadra, noi dovevamo fare di più. Sicuri in un clima di tranquillità i calciatori lavorano meglio. Io ho cercato di darla ai calciatori e metterci la faccia io. Io sarò sempre vicino alla mia squadra se vedo un comportamento ottimo. C’erano tante partite in cui potevamo fare di più ma non è perchè non hanno voglia, ma il calcio è uno sport incredibile, appassionante. Ancora non è deciso nulla nel campionato e questa imprevedibilità è la forza del calcio”.
CAMPIONATO ITALIANO – “E’ un campionato bellissimo, ancora è da decidere tutto. A me piace un campionato così incerto. Nella Liga succede lo stesso, ha una lotta incredibile e a me piace perchè è più incerto”. 

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