L’obiettivo della Roma: una porta blindata

Corriere dello Sport (G. Marota) – Fissare le porte girevoli, facendo in modo che da oggi diventino blindate e impenetrabili. La Roma sceglie la via della stabilità tra i pali almeno fino al 2024, cioè fino alla durata del contratto di Rui Patricio che nella stagione conclusa con il trionfo di Tirana ha rappresentato una certezza solidissima.

In questo arco di tempo, a Trigoria, cercheranno di svezzare Mile Svilar (accordo fino al 2027), che ieri si è presentato in conferenza stampa con le dee piuttosto chiare: “Sono qui per imparare, crescere e affinare il mio talento”. Insomma, il serbo – 22 anni, già protagonista in Champions quando ne aveva 18 – sa benissimo che davanti a sé ha una colonna della squadra, ma è consapevole pure che il segno del gm Tiago Pinto prevede un passaggio di consegne abbastanza ravvicinato. Vale dunque la pena aspettare il proprio turno.

Un po’ come è successo ad Alisson Becker, il fenomeno brasiliano che dopo una stagione da vice Szczesny (2016-17) si è preso la titolarità trascinando la Roma in semifinale di Champoions. A Trigoria non c’è più Marco Savorani, ma il preparatore Nuno Santos ha dimostrato di avere lo stesso “tocco magico” con i portieri che lavorano con lui.

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