Lo Stadio c’è, Friedkin quasi

La doppia svolta è solo rimandata. Da una parte lo stadio di Tor Di Valle, ormai pronto a partire dopo un iter infinito e con un nuovo partner della Roma – il ceco Radovan Vitek al posto di Luca Parnasi – dall’altra la cessione delle quote di maggioranza del club. La trattativa fra Pallotta e Friedkin ha subito un rallentamento, ma non si è arrestata. E ora, trascorse le feste, si avvicina il momento cruciale: chiuse tutte le due diligence, va trovata l’intesa sul prezzo finale dell’operazione valutata nel complesso intorno al miliardo di dollari inclusi i debiti e l’aumento di capitale. Le parti sono divise da qualche decina di milione, Pallotta è pressato dai suoi soci che vogliono uscire e cerca di ottenere il massimo, Friedkin invece vorrebbe investire di più nella Roma e meno sul prezzo d’acquisto. Un comprensibile tira e molla che entro gennaio si potrebbe risolvere positivamente. Intanto sul fronte dossier Tor di Valle, Comune, AS Roma e Eurnova, in modo congiunto, hanno deciso lo slittamento dell’annuncio da parte del Campidoglio sulla chiusura dei lavori tecnici sul progetto. Il Comune voleva più tempo per concludere le ultimissime verifiche ed Eurnova per chiudere gli accordi con Vitek il cui subentro è visto con estremo favore dal Campidoglio dato che, l’uscita di scena dei Parnasi, libererebbe le coscienze di qualche consigliere recalcitrante. Tanto che emissari di Vitek hanno già incontrato i tecnici capitolini. Nei giorni scorsi è uscita una bozza di comunicato ufficiale in cui si legge come per il Campidoglio lo stadio sarebbe diventato un elemento catalizzatore degli interventi previsti nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, con annesso riferimento alle linee ferroviarie Roma-Lido e Roma Fiumicino. L’attesa potrebbe non essere lunga: il passaggio di proprietà fra Parnasi e Vitek è quasi completato e mancano alcuni dettagli. La nuova previsione è che da metà gennaio in poi ogni giorno possa essere quello buono per l’annuncio della cessione del progetto Stadio a Vitek. Lo riporta Il Tempo. 

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