Lo scudetto si fa in quattro

Parlare di testa a testa, per il campionato italiano, è già una ottima notizia. E di questo ormai ne siamo tutti consapevoli: le maggiori pretendenti per lo scudetto sono Inter e Juventus, ad oggi prime in classifica con 42 punti. Ma sarà così fino alla fine? Probabile, ma non così sicuro. La Lazio si è chiamata dentro e ne ha ogni diritto. 1) Perché ha consapevolezza dei propri mezzi. 2) Ha giocatori di qualità e un calcio solido. 3) Perché ha trentasei punti, quindi sei meno delle prime della classe, ma con una partita da recuperare (il 5 febbraio) contro il Verona, con la possibilità di averne solo tre di differenza. Quindi, siamo a due più un’eventuale outsider. La Roma, attualmente quarta, è indietro con 35 punti, quindi ben sette da Inter e Juve. Tanta roba. La squadra di Fonseca ha come obiettivo la Champions e al pari della formazione di Inzaghi può tenere aperto pure l’altro scenario, quello del primo posto. Il distacco non è abissale, ovvio che le difficoltà sono tante, comprese quelle legate all’organico, come noto, ricco di criticità legate al numero degli infortunati. Gennaio è il mese decisivo, non tanto per capire chi vincerà lo scudetto, quanto per avere un’idea chiara su chi lo potrà davvero inseguire. Da domenica al 26, sono quattro giornate, nelle quali ci saranno alcuni scontri diretti fondamentali. Una delle chiavi scudetto la tiene il Napoli, che affronterà nell’ordine, Inter, Lazio e Juventus, solo con i biancocelesti giocherà fuori casa (ha già affrontato la Roma e perso all’Olimpico due mesi fa). Lo riporta Il Messaggero.

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