Monchi: “Ho incontrato la Roma a Londra per ascoltare il progetto, ma ancora non ho firmato nulla”

Ormai è ufficiale: Ramon Rodriguez Verdejo, per tutti Monchi, non è più il direttore sportivo del Siviglia. Il ds spagnolo ed il Presidente del club José Castro hanno indetto, presso lo stadio Ramon Sanchez Pizjuan, una conferenza stampa dove spiegheranno i dettagli dell’addio. Anche la squadra al completo sederà in conferenza stampa per ascoltare le parole di Monchi e del Presidente. Ecco le dichiarazioni di Monchi:

“Il Club mi ha offerto varie possibilità per andare via, però ho preferito farlo nel modo più semplice possibile. Non è un problema professionale, è personale. C’è un logoramento. Un ritorno al Siviglia in futuro? Mai dire mai, ora però è presto, se mi chiameranno in futuro, anche solo per disegnare il campo, lo farò da persona felice. Non ho ancora firmato per nessun Club, la Roma è interessata, ma non è l’unica. E’ chiaro che non è mai un buon momento per lasciare, non si possono lasciare tutti felici. Ammetto di aver incontrato dei dirigenti del club a Londra prima della risoluzione del mio contratto con il Siviglia, e per questo voglio chiedere scusa al presidente, ma ho solo ascoltato il progetto, ma non c’è niente di chiuso con la Roma. Ho bisogno di lavorare, non capisco il problema. Non ho da dire niente di male per nessuno del Siviglia. Con il gruppo, il modello che c’è, con questi numeri, c’è una situazione apocalittica. Da un’altra parte non troverete lo stesso Monchi, sono stato molto ben accolto qui. Non so ancora dove vado, voglio che il mio gruppo rimanga qui. Ho intenzione di continuare ad essere un sevillista. Il Siviglia non dipende da una persona, chi lo pensa sbaglia. Questa squadra è cresciuta molto. Nel calcio la memoria è molto breve. Ho un vuoto difficile da colmare, ma mi rendo conto che ho bisogno di questo. E’ il giorno più difficile della mia vita. Ho orgoglio, amore per il mio popolo, anche per chi mi chiama ‘traditore’. La decisione di andare via è mia, hanno davvero provato a tenermi in tutti i modi, non troverò un altro gruppo di lavoro come questo, ho avuto la fortuna di avere grandi giocatori. Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto”.

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