Mourinho: “Abbiamo perso Pellegrini fino a gennaio ma bisogna gestire le cose come arrivano. È importante che i giocatori siano disponibili” – VIDEO

Pagine Romaniste – Vigilia di partita per la Roma, che domani affronterà il Bologna nella sfida infrasettimanale valida per la 15esima giornata di Serie A. Queste le parole del tecnico José Mourinho in conferenza stampa:

Nell’emergenza sono nate delle opportunità, ha cambiato con brillantezza i ruoli ai giocatori e ha avuto la loro disponibilità. Rimane un fatto emergenziale o nel calcio moderno tutti devono fare tutto?

C’è bisogno di mentalità forte, un gruppo forte, un gruppo empatico. Che vuole fare bene. Il credito è per i giocatori, per quelli che non giocano tanto, come il caso di Diawara che ha giocato solo qualche minuto, che lavora tanto durante la settimana, anche con il feeling di chi arriva alla partita e non gioca, ma arrivare a lavorare con questa professionalità aiuta ad avere grinta, ma io direi anche amicizia. Come Kumbulla che entra per giocare qualche minuto e prende il giallo per fermare una giocata pericolosa, spezza l’azione, marca Milinkovic che è un gigante. Fa il suo lavoro per un minuto ma esce felice per quello che ha fatto per la squadra. Più di ruolo, di tattica, di lavoro mio, più dei moduli, il credito per me è per i giocatori, per la loro mentalità e per il gruppo che sono.

Parliamo di classifica. Sembrava che le prime 4 facessero una corsa per conto loro, poi il Milan ha perso due partite con Fiorentina e Sassuolo e la Roma recupera 6 punti. C’è un gruppo di squadre che può approfittare di questi stop e fare la corsa al quarto posto?

Per qualche ragione loro sono lì. Il campionato non è utopista. Si perdono partite, punti, giocatori, ci sono le squalifiche. Per qualche ragione le squadre sono lì. Per esempio Inter, Atalanta e Milan erano lì l’anno scorso e sono lì adesso. Il Napoli è stato lì fino alla ultima l’anno scorso e sono lì per qualche ragione. Se noi possiamo stare li vicino invece che lontanissimo e fare i nostri punti è meglio, è motivante. Ti da un feeling importante, a 4,6,7 punti invece che 20-30 punti di distanza. Ti fa capire che stiamo facendo qualcosa di positivo.

El Shaarawy può essere utilizzato anche sulla fascia destra?

Non lo so, perché non lo abbiamo mai provato. Però se arriva il momento di difficoltà anche lì sono sicuro che lui lo farà e lo farà bene. Sta bene fisicamente, psicologicamente, si sente importante. È tanto tempo che non giocava 90 minuti. Dopo un periodo in Cina un giocatore perde le qualità, non le sue, ma perde un determinato livello di gioco. Sta facendo una stagione in crescita. Sta facendo molto bene. Se deve giocare per la destra giocherà lì. Adesso abbiamo anche Viña e con lui terzino sinistro possiamo avere Stephan in una posizione più offensiva, ma magari anche come un’opzione a Karsorp.

Smalling che è rientrato da un infortunio muscolare deve essere gestito? E se può dire qualcosa nei confronti di Mihajlovic per le sue parole nei suoi confronti…

Sinisa non ha bisogno di ringraziarmi, perché quello che ho fatto, l’ho fatto con il cuore. Prima di tutto è uno dei miei, uno dei nostri. Dopo è un super amico di un grande amico mio. E diventa automaticamente un grande amico mio. Noi persone pubbliche quando facciamo cose sbagliate abbiamo un’influenza negativa, quando facciamo le cose bene, o cose importanti, abbiamo un’influenza positiva su tanta gente. Lui ha sicuramente avuto influenza molto positiva su tante persone che purtroppo hanno o hanno avuto il suo stesso problema. Lui ha dimostrato una forza incredibile, subito si diventa solidali per quella lotta. Gente come lui può influenzare tanti altri, io ho rispetto e ammirazione. Ci sono tanti altri che purtroppo ne soffrono e lui è stato un esempio bravo. Ha avuto un coraggio tremendo, non si è mai nascosto. Ha anche voluto lavorare, è stato un esempio incredibile per me. Non è lui che mi deve ringraziare per il mio piccolo appoggio, ma devo ringraziarlo io, a nome di tanti, per il coraggio che ha passato a tutti. Smalling è un grande giocatore, importante per noi. In questo momento abbiamo lui, Kumbulla, Mancini, Ibanez, non abbiamo un problema adesso. Non è una situazione in cui deve giocare per forza perché non abbiamo alternative. Facciamo la gestione, parliamo con lui. Abbiamo giocato solo l’altro ieri. Sarà anche opinione dei giocatori capire, che è molto importante per me, più del controllo che possiamo fare con la tecnologia, il feeling del giocatore è molto importante. Nel caso di Smalling se domani mi dicesse che si sente benissimo, domani gioca. Se si sente 99 e non 100 lo proteggo. Solo domani decideremo.

La Roma finora ha chiuso 9 partite su 21 senza subire gol. Quanto c’è di Rui Patricio in questo dato?

Il dato è importante, Rui è importante, ma la squadra è più importante di lui. Rui Patricio è ovviamente uno dei portieri più esperti e importanti in Europa, non ci sono dubbi. Ma con lui in porta abbiamo anche preso 3 gol a Verona, a Venezia. Non è solo lui, è la squadra. Quando la squadra gioca bene e difende come squadra, per lui è anche più facile. Ovviamente ci sono sempre dei momenti nelle partite in cui non funziona tutto e arriva il momento in cui il portiere può fare la differenza. Non abbiamo avuto problemi in queste partite, ma quando c’è stato bisogno, c’è stato. Ovviamente siamo molto contenti di lui.

C’è una possibilità di tornare al vecchio centrocampo?

Vediamo se possiamo avere Cristante e Villar, o uno dei due. Ancora stiamo aspettando. Ancora è possibile. Sono già passati 13-14 giorni. I giocatori non hanno alcun tipo di sintomo da tanti giorni, quasi dall’inizio. Si stanno allenando benissimo, separati, a casa, ma con il controllo nostro a distanza. Stiamo aspettando. Magari uno dei due può esserci domani.

Eventualmente Cristante e Villar potrebbero anche viaggiare domani? Con l’emergenza a centrocampo e lo stop di Pellegrini, oltre alla sintonia che si è creata tra Zaniolo ed Abraham, Zaniolo in questo nuovo sistema potrebbe essere utile anche come mezzala o è solo un attaccante?

Per Cristante e Villar è una possibilità, non lo sappiamo in questo momento. Poi torniamo alla domanda di prima, in momenti di difficoltà è importante è che i giocatori siano disponibili. Dobbiamo trovare cose possibili e non impossibili. Può giocare come 10 come mezzala, come attaccante unico. Può fare tutto con voglia, empatia e con questo tipo di mentalità, da gente che vuole fare tutto per la squadra. Però abbiamo lavorato per tanto tempo con lui per giocare come ala, con una determinata libertà. Il ruolo più simile è quello che ha fatto in queste due partite, come secondo attaccante. È un po’ come Carles Perez, è sempre stato un’ala destra e ha giocato mezzala nelle ultime due partite anche con Nico, prima non era mai successo. Sembrava impossibile ma è successo nelle ultime partite. Uno mezzala, l’altro attaccante. Adesso abbiamo perso Pellegrini fino a gennaio, non possiamo pensare a lui. Vediamo partita per partita, giorno dopo giorno, in base alle difficoltà che abbiamo, magari riusciamo a recuperare qualcuno. Bisogna gestire le cose come arrivano.

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