
Pagine Romaniste (S.Burioni) – Dopo l’affetto e la grande commozione manifestate dalla gente alla camera ardente, riceve oggi gli elogi funebri nella Basilica di Santa Croce a Firenze Davide Astori, scomparso nella notte fra sabato 3 e domenica 4 marzo. Oltre a dirigenti, calciatori e staff della Fiorentina, presenti molti tifosi e rappresentanti di società di calcio. Tutti nella città viola per stringersi attorno alla famiglia del difensore. Da Roma sono partiti Totti, De Rossi, Florenzi, Pellegrini, Nainggolan, Bruno Conti e Balzaretti.
Ore 12.30 – Altra sciarpata accompagnata da fumogeni, applausi e i canti “C’è solo un capitano” e “Astori uno di noi” all’uscita del feretro dalla Basilica di Santa Croce.

Ore 12.25 – Piazza ora in silenzio composto in attesa dell’ultimo abbraccio con Davide Astori.
Ore 12.16 – L’ex calciatore del Milan Marco Van Basten esce ora dalla Basilica ricevendo l’applauso di tutta la piazza.
Ore 12.15Â – La squadra porge l’ultimo saluto al proprio capitano.
Ore 12.00 – Altra sciarpata di tutti i tifosi viola presenti.

Ore 11.50 – Spazio anche per le parole del vice capitano della Fiorentina Milan Badelj:
“Tu sei semplice, diretto e pragmatico, con il tuo sguardo entri dentro le persone e ci rimani. Non sei come gli altri: anche senza sapere le lingue ti sei fatto capire con tutti, perché parli con il cuore, dono di pochi eletti. Tuo padre e tua madre non hanno sbagliato niente con te, sei il fratello o il figlio che tutti vorrebbero avere ed il compagno di squadra ideale. Tu sei il calcio, quello puro dei bambini, il nostro pensiero va a mamma, papà , Bruno, Marco e Francesco e alla principessa Vittoria. Il compito di chi le sarà vicino è raccontarle chi è Davide: un uomo con ma la U maiuscola. Finisco con un aneddoto: al mattino quando arrivavi alla fisioterapia tu accendevi la luce. Tu per noi eri questo: Luce. Grazie Davide“.
Ore 11.45 – Prende la parola il cardinale e arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Queste le sue parole nell’omelia d’apertura della cerimonia funebre:
«Siamo qui a pregare per Davide, in questa basilica che l’Italia ha voluto fosse il sacrario degli uomini più illustri che l’hanno onorata, e che custodisce le virtù più alte del nostro popolo. Queste virtù noi riconosciamo in Davide e per questo lo salutiamo in questo luogo. Il modo improvviso e crudele con cui il capitano ci è stato tolto, ci rinvia alla nostra povertà di creature, che non dispongono di tutto ma che le cose essenziali le ricevono, a cominciare dalla più essenziale, la vita. Una morte, quella di Davide, che ci richiama a maggiore umiltà , a tanta gratitudine, a quel senso del limite che spesso manca in questo tempo di superbia. E non a caso, nel fare memoria del capitano, molti hanno ricordato la sua umiltà , il senso di responsabilità , la semplicità e la modestia che lo rendevano a tutti così caro. Al tempo stesso, mentre contempliamo la fragilità della vita, ne scorgiamo anche la grandezza e lo splendore, quella preziosità che la fa tanto rimpiangere quando viene meno. E anche sulla bellezza della vita c’è un messaggio importante che la morte di Davide Astori lascia a tutti noi. Non sempre e non dappertutto la vita è riconosciuta nel suo valore. C’è chi la mette in pericolo con modelli di comportamento nocivi, e chi minaccia la vita degli altri o non ne rispetta la dignità . Troppi nel mondo vedono la loro vita disprezzata, fatta merce, usata, emarginata, non circondata dalle dovute cure. Abbiamo scoperto in questi giorni, con ammirazione, l’impegno del capitano per i bambini malati nel nostro ospedale Meyer e in Paesi lontani.

Ma non meno significativa è stata la testimonianza di suoi compagni più giovani, che nella squadra si sono sentiti da lui accolti, indirizzati, sorretti – ha sottolineato l’arcivescovo di Firenze. La sua vita spezzata da un male misterioso richiami tutti noi a prenderci cura della vita degli altri, soprattutto dei più deboli e dei più miseri. In ogni vita umana è nascosto il germe di vita divina. La nostra città di Firenze lo riconosce oggi come uno dei suoi, un fiorentino, da sempre e per sempre. Siamo in tanti qui e in questi giorni attorno al ricordo di Davide. Sento il dovere, per questo, di dire alla moglie Francesca e ai genitori e fratelli che tanto affetto non vuole togliere nulla al loro dolore, che resta unico e che come tale, incommensurabile, riconosciamo. La nostra presenza, semmai, vorrebbe sostenerlo un po’ il loro dolore, per quel che può riuscire a fare una vicinanza che non può mai essere una sostituzione. Ma questa coralità grande – che racchiude famiglia, squadra, mondo dello sport e tutta una città – rivela anche che una persona è più ancora che le sue qualità , le sue doti: è anche la ricchezza delle relazioni che ha saputo costruire attorno a sé».
Ore 11.40 – Ad assistere alla cerimonia è arrivato anche Mario Balotelli, ex compagno di Davide Astori con la maglia della Nazionale.
Ore 10.30 – Sono iniziati i funerali.

Ore 10.25 – E’ arrivata anche la delegazione della Juventus. Buffon, Barzagli, Chiellini, Pjanic, Marchisio e Rugani sono entrati nella Basilica tra gli applausi.
Ore 10.00 – Commozione ed un applauso lunghissimo accompagnano l’arrivo del feretro di Davide Astori presso la Basilica.

Ore 9.50 – Piazza piena, applausi per i rappresentanti delle varie società . Presenti esponenti del calcio mondiale: Marco Van Basten, Emilio Butragueño, Franco Baresi e molti altri. La Curva della Fiorentina é presente su un lato della piazza con bandiere e striscioni.

Ore 9:30 – E’ arrivata anche la delegazione della Roma con Francesco Totti e Mauro Baldissoni a guidarla. C’è anche Balzaretti.

Ore 9:20 – Assieme alle giovanili della Fiorentina è arrivato anche Alessandro Florenzi.
Ore 9:10 – Nella Basilica è arrivata la Fiorentina. Striscioni in ricordo del Capitano esposti sulle finestre che danno sulla piazza.
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