L’Inter dice addio al terzo posto. Ma il Napoli non rallenta più

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Il Tempo (G.Ori, A.Fusco) – La Champions League resta un sogno. L’Inter sciupa il turno favorevole: a Marassi un gol di De Maio la fa scivolare a meno 7 dalla Roma. E deve pure ringraziare l’Udinese che batte la Fiorentina evitando il sorpasso per il 4° posto.

Mancini sceglie il 4-2-3-1 con Palacio-Brozovic-Perisic dietro a Icardi. Gasperini vuole riscattare la sconfitta con il Carpi e opta per Laxalt, Suso e Pavoletti. Dopo un buon avvio dei nerazzurri, la partita si addormenta fino al 28’ quando Munoz salva sulla linea un colpo di testa di Icardi a Lamanna battuto, il portiere genoano si esalta poco dopo su Perisic. Ci sono anche occasioni per i padroni di casa. Al primo tempo, manca solo il gol soprattutto grazie all’eterno Palacio, il migliore dei suoi. Nella ripresa, Mancini prova a non perdere un treno prezioso invertendo gli esterni alti me la difesa a 5 dei liguri regge e Laxalt è incontenibile. La rete era nell’aria: 1-0 del capitano De Maio, tocco su calcio d’angolo. Sotto di un gol, entra Jovetic (in precedenza Eder) però è sempre e solo Palacio a dannarsi l’anima e a sfornare assist che gli altri sprecano. Il Genoa finisce in crescendo, l’Inter finisce tra i rimpianti. La vittoria con il Napoli era un fuoco fatuo in un’altra stagione buttata via.

Il Napoli si tiene stretta la piazza d’onore che garantisce il prezioso accesso diretto alla Champions League battendo al San Paolo il Bologna con un secco 6-0. Sarri deve rinunciare per l’ultima volta a Higuain che già scalpita in vista dello scontro diretto del prossimo 25 aprile contro la Roma, dunque nel suo classico 4-3-3 schiera Gabbiadini al centro dell’attacco. Manolo lo ripaga con una bella prestazione sempre al servizio della squadra impreziosita da una doppietta che lo porta a 5 gol realizzati in campionato. Se resterà El Pipita sarà difficile trattenere per la prossima stagione anche Gabbiadini, un lusso per la panchina.

Il Bologna di Donandoni è quello scarico e senza motivazioni delle ultime giornate, nemmeno lontano parente della squadra rivitalizzata da Donadoni che aveva messo alla frusta parecchie grandi nella fase centrale della stagione.

Il Napoli tiene il possesso dall’inizio, questa volta con meno ritmo. Il Bologna sembra ipnotizzato e al 10′ ecco l’1-0. Mertens imbecca Gabbiadini bravo a tagliare alle spalle dei centrali rossoblu e a infilare Mirante con un sinistro di prima intenzione. Nessuna reazione del Bologna e al 35′ arriva il raddoppio grazie a un rigore dubbio che Callejon si procura con astuzia. Gabbiadini trasforma dal dischetto, 2-0. Nella ripresa il Bologna scompare dal campo e il Napoli dilaga con la preziosa tripletta di Mertens e il gol finale di David Lopez che fissano l’eloquente 6-0 finale.

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