L’indispensabile: Cristante barometro giallorosso. Mourinho a lui non rinuncia

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – A chiarire un po’ tutto ci ha pensato proprio Jose Mourinho lo scorso 3 aprile, quando dopo la vittoria in casa della Sampdoria puntualizzò: “C’é chi dice che Cristante non mi piace, che i prossimo anno non sarà più qui perché non ha qualità. A me vien  da ridere quando sento queste cose qui…”.

Già, ed infatti Bryan non solo è rimasto a Roma (per il su0 quinto anno consecutivo, tra l’altro), ma sta trattando un rinnovo del contratto per altri 4 o anche 5 anni ed è ripartito da dove aveva finito nella scorsa stagione. E cioè in campo, come barometro del gioco di Mou. In pratica l’ago della bilancia, uno di quelli indispensabili, per alcuni versi anche insostituibile.

Ecco anche perché Mourinho ci rideva e forse ci ride ancora su, perché Bryan è uno dei giocatori a cui maggiormente si è affidato da quando ha deciso di accettare la sfida giallorosa.

Che poi basterebbe andare a vedere i numeri per capire quanto l’allenatore portoghese creda nelle qualità dei centrocampista azzurro. Lo scorso anno Cristante ha giocato ben 50 partite su 55, partendo per 48 volte dal via e subentrando solo in due occasioni (tra i giocatori di movimento solo in tre sono scesi in campo più di lui: Abraham 53 partite, Ibanez e Karsdorp 51).

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