Pagine Romaniste (D.Moresco) – Nell’autunno del 2017, Gonzalo Villar era considerato il prodigio delle giovanili del Valencia. Lo spagnolo era considerato il “Dani Parejo del futuro”. Alla fine di quella stagione, però, arriva la frattura con la dirigenza e la cessione punitiva all’Elche, in seconda divisione. Da lì, la lenta scalata che l’ha portato fino in Serie A, alla Roma. Nella Città Eterna, il ragazzo di Murcia è arrivato in punta di piedi e con lo stesso passo felpato continua a scendere in campo. Elegante nei movimenti, disciplinato nei posizionamenti: Gonzalo Villar. Il Presidente dell’Elche, Joaquìn Buitrago, lo tiene nel cuore. Lo ha ceduto alla Roma perché meritava il salto e si è lamentato con il Valencia che non ha creduto in lui rinunciando al riscatto. Le sue parole a Pagine Romaniste:
Si aspettava questi risultati con la Roma? È diventato titolare in così poco tempo.
Si, me lo aspettavo. È un grande giocatore e ha una lunga strada davanti da percorrere.
Ha mantenuto le stesse caratteristiche da quando era ad Elche? A volte le grandi città possono condizionare un giovane.
Sì, giocare in una grande squadra come la Roma non è semplice. Se il palco non ti spaventa (qui ho giocato in seconda divisione) e le cose vanno bene, prendi molta fiducia e cresci molto.
Dove può arrivare?
Fonseca se ne è presa cura proprio come ha fatto Pacheta. È un ragazzo intelligente, giovane e può raggiungere un ottimo livello. La sua carriera sportiva si è improvvisamente capovolta. Ha passato un brutto periodo a Valencia ed è tornato ad Elche. Qui siamo riusciti a fargli ritrovare la fiducia in se stesso. Pacheta gli ha fatto credere di essere davvero un grande calciatore, ma che doveva camminare con umiltà nel suo lavoro, dimenticare l’ambiente e concentrarsi solo su come migliorare, e lo ha capito molto bene. Oggi è fantastico.
Perché nessuna big spagnola ha creduto in lui?
Gioca in una posizione in cui ci sono molti giocatori di buon livello e non tutti gli allenatori sono in grado di vedere il potenziale di un giocatore. Oggi al Valencia sono dispiaciuti.
Lo sta seguendo?
Seguo la sua evoluzione dalla tv. L’ho visto quando è passato per lo stadio, perché suo fratello è nelle nostre giovanili.
Che le racconta di Roma?
Niente di speciale. So che gli piace molto Roma e il carattere della gente.