L’Europa è un incubo: 7 gare senza vittorie e difesa in crisi nera

bate-roma-manolas

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) Magari c’è pure chi pensa si stia facendo tanto rumore per nulla. Prendi il ranking Uefa: Roma 58a, Bate Borisov 61o. Partita alla pari, allora, una sconfitta era verosimile. Non giochiamo, please . C’è una distanza abissale nelle ambizioni, negli obiettivi – verrebbe da dire nei sogni – tra le due squadre. Per dire: la Roma paga 113 milioni di euro di stipendi ai suoi calciatori. Il Bate, con poco più di un terzo di quella cifra – 40 milioni – ci ha costruito uno stadio, il suo stadio, quello della disfatta della Roma.

QUANTI GOL INCASSATI – Disfatta che fa troppo spesso rima con Roma, in Europa. Perché da quel rientro da urlo di un anno fa con il Cska Mosca, 5-1 e tutti a casa, si è alzato un muro che pare impossibile da scavalcare: 4 sconfitte e 3 pareggi in 7 partite. Sette come i gol incassati dal Bayern in casa, figuraccia però scavalcata dal primo tempo di due giorni fa in Bielorussia. La Roma europea è una Cenerentola, non riesce a fare la voce grossa. Pare quasi un minorenne che ha bisogno di un adulto per prendere l’ascensore. Altrimenti si resta al piano terra. Altrimenti sono schiaffi, dolorosi e pure frequenti. A Borisov, 13 mila spettatori quasi increduli hanno assistito a 85 minuti perfetti del Bate, se è vero che i primi 5 – dice Garcia – sono stati tutti della Roma. Che in Bielorussia ha incassato gol per la 24a partita europea consecutiva. Clean sheet? Impossibile, dal 2010 in poi.

Pallotta ama ripetere: «Farò della Roma uno dei club più forti al mondo». Basterebbe avvicinarsi alla squadra di Spalletti, che per due volte ha portato il club ai quarti di Champions. Qui invece è una corsa al contrario. Peggio di quel 24, nelle competizioni europee, hanno fatto solo il Valletta Fc (Malta, 29 gare con almeno un gol subito tra il 1974 e il 1994: stemma giallorosso), il Coleraine (Irlanda del Nord, 28 match dal 1969 a oggi: club nato nel 1927) e il Fram (Islanda, 26 gare tra il 1973 e il 1989: squadra della capitale Reykjavik). I punti in comune terrorizzano. Ma forse fa ancor più paura quest’altra statistica: nelle prime 50 partite della gestione Garcia 35 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte. Nelle altre 50 – fino a Borisov – ecco 19 vittorie, 19 pareggi e 12 sconfitte. Fermare la Roma è diventato relativamente semplice per molti. In Europa e non solo .

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti