L’eredità di Rudi: avere salvato il club dal 26 maggio

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Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Quale eredità positiva lascia Rudi Garcia alla Roma, dopo tre stagioni e mezza? E quale è stato il difetto che ha messo fine a un rapporto che sembrava a prova di bomba, anche per la sua valenza economica?

Se la Roma si è risollevata dalla finale di Coppa Italia, perduta contro la Lazio il 26 maggio 2013, è anche e soprattutto per il lavoro del tecnico francese. Garcia – verità oppure bugia ben spesa – ha detto di non aver mai visto la registrazione del derby di Coppa Italia. «È il passato, erano altre squadre», è stato il suo cavallo di battaglia. L’ha fatto passare anche dentro il Dna della squadra capace di vincere le prime dieci partite di fila, derby compreso.

Il secondo grande merito di Garcia è stato convincere Kevin Strootman che la Roma poteva essere un’occasione di crescita anche per lui, che era cercato dal Manchester United. Solo la sfortuna ha poi separato i destini di squadra e giocatore. Con la «lavatrice» la Roma era quasi imbattibile.

Il terzo punto forte è stata la continua difesa del gruppo. Ieri, ai saluti, c’è chi si è fatto scappare qualche lacrima. Di coccodrillo? No, sincere […]

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