Leodori: “La Roma può essere un esempio per altre associazioni e istituzioni”

Le iniziative intraprese della Roma vengono applaudite anche da Daniele Leodori. Il vicepresidente della Regione Lazio è intervenuto ai microfoni dell’emittente ufficiale del club, lodando le idee messe in atto per aiutare la popolazione in questo momento di emergenza. Leodori ha poi ribadito l’importanza di restare a casa per poter contrastare la diffusione del Coronavirus. Queste le sue parole:

Partiamo dai provvedimenti della Regione Lazio in favore di chi è in difficoltà, soprattutto relativamente agli affitti delle case.

Questo è uno dei provvedimenti importanti di aiuto alle famiglie e alle persone in difficoltà. Lo abbiamo approvato questa mattina in giunta, è un provvedimento che stanzia 43 milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagare l’affitto, con pagamenti fino al 40% della rata d’affitto. Il provvedimento è destinato ai comuni: circa 24 milioni sono destinati al comune di Roma e i rimanenti 21 circa agli altri comuni della provincia. Il provvedimento, già ipotizzato prima di questa emergenza, si rivolge alle famiglie che hanno un reddito ISEE inferiore ai 14.000 €. Qusto provvedimento scadeva il 30 aprile, noi lo abbiamo prorogato al 31 dicembre in modo di far rientrare ancora più famiglie. Poi c’è l’altro stanziamento, sempre destinato ai comuni, di 21 milioni di euro, dedicato alle famiglie che hanno perso una percentuale importante di introiti a seguito di questa emergenza. Le modalità di richiesta sono molto semplici, anche con autocertificazione, in modo di poter dare un aiuto concreto e immediato alle famiglie che ne hanno bisogno. Questo è l’obiettivo, che anche i comuni snelliscano le procedure per individuare questa platea.

Lo slogan della Regione Lazio è “no burocrazia”. L’ideale è poter ricevere gli stanziamenti il quanto prima.

L’obiettivo è quello di arrivare il prima possibile. Noi stiamo immaginando un Lazio semplice, direi così, una Regione a misura di cittadino perché la burocrazia fa danni come l’epidemia del Covid 19. L’epidemia fa danni alle salute delle persone, la burocrazia fa danni alla salute delle aziende e delle attività produttive. Vorremmo arrivare a un Lazio più semplice di quello che era prima, per questo stiamo iniziando a emanare provvedimenti il più possibile alla portata dei cittadini e che diano loro risposte immediate. Volevo sottolineare che l’autocertificazione sarà sottoposta a controllo: l’autocertificazione deve responsabilizzare chi la richiede, il controllo non dev’essere preventivo. Dev’esserci prima la risposta al bisogno, ma le famiglie devono essere responsabili nelle loro richieste. Il controllo successivo sarà molto rigido. Credo sia questa la burocrazia che dobbiamo immaginare e a cui dobbiamo mirare.

Un appello alla responsabilizzazione durante le festività.

Ho due o tre osservazioni. Per la prima utilizzerei una metafora calcistica: in calcio è importante il fattore campo, questa volta vince chi gioca in casa. L’invito che faccio è quello di rimanere a casa, di rispettare il decreto: per un anno sarà una Pasquetta diversa. Lo sport ha rinviato le Olimpiadi di Tokyo, noi dovremmo rinviare la Pasquetta come l’abbiamo sempre immaginata e vissuta. Solo rimanendo a casa riusciremo a dare un contributo al contrasto del virus. In questi minuti stiamo emanando un’ordinanza con la quale verranno chiuse tutte le attività commerciali a esclusione delle farmacie sostanzialmente, proprio per non dare l’idea che sia una Pasquetta normale e ordinaria, ma che sia un momento straordinario da vivere all’interno delle nostre case con i nostri affetti, senza trasgredire il DPCM con il quale siamo stati obbligati a rimanere in questo mese a casa e a rinunciare alle nostre abitudini. I dati iniziano a essere confortanti, la strada intrapresa è quella giusta ma ancora molto lunga. Quindi l’obiettivo è quello di continuare così ancora per alcuni giorni, per poi gradualmente tornare alla normalità per alcune attività e poi pian piano tornare alla vita normale. Se si forza questa situazione il rischio è molto più elevato: la disattenzione di alcuni può compromettere l’attenzione della maggior parte. Va detto, la maggior parte dei romani e dei cittadini della nostra regione è stata diligente e ha rispettato le regole, in pochi le hanno trasgredite e noi dobbiamo cercare di convincere tutti che il rispetto delle regole questa volta è fondamentale per noi stessi e per gli altri.

Si aspettava così tanta solidarietà da parte dei tifosi nel dramma che stiamo vivendo?

Si tratta di una cosa positiva. Poi, si sa, tradizionalmente il romanista è un grande tifoso e non avevo dubbi. I cittadini romani e della nostra regione sono stati e sono ancora un esempio di solidarietà e in questi giorni lo stanno dimostrando. Colgo l’occasione per ringraziare le persone che in queste settimane si sono dedicate all’assistenza degli altri, portando nelle case di chi è solo un gesto di solidarietà. Colgo anche l’occasione di ringraziare l’AS Roma, che ha donato mascherine, respiratori, e che ha messo in campo un progetto bellissimo che può essere un esempio anche per altre associazioni e istituzioni, cioè quello per l’assistenza ai tifosi più anziani, che ha visto recapitare ai tifosi over 75 un cesto di spesa per far fronte a questo momento. Gli anziani sono abituati a uscire e per loro il virus è pericolosissimo: loro più di altri hanno dovuto rispettare le regole alla lettera. Un ringraziamento particolare va all’AS Roma, ai suoi dirigenti, ai tifosi tutti e a chi ha ideato queste iniziative di solidarietà che si stanno estendendo anche in altre città nel mondo colpite dall’epidemia, come per esempio New York. Colgo l’occasione per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti quelli che la vivranno in maniera diversa, ma anche a quelli che andranno a lavorare per garantire quei servizi essenziali, a loro va un grande plauso per quello che hanno fatto e che faranno in queste feste così diverse da come le abbiamo sempre vissute.

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