L’agente di Celar: “Siamo arrivati alla Roma grazie a Massara, io sono un tifoso giallorosso. Il club vuole tenerlo, è pronto per il debutto”

Uno dei giovani più promettenti della Primavera della Roma è Zan Celar. L’agente dell’attaccante è intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com per spiegare il suo arrivo nella Capitale:

E’ stupito del suo rendimento?
Io ho sempre creduto in lui, non sono particolarmente sorpreso perché conoscevo le sue potenzialità, anche se una media gol del genere non è da tutti i giorni. Neanche per un fuoriquota come lui.

La stagione scorsa è servita per ingranare: 15 gol in 35 partite. Poi il boom…
Aveva bisogno di ambientarsi. Era arrivato in un contesto nuovo, non parlava la lingua e non conosceva nessuno. Ora si trova molto bene e anch’io lo vedo diverso.

Alberto De Rossi se lo coccola e lo aiuta a crescere…
Hanno un ottimo rapporto. Parla molto bene dell’allenatore, mi dice che per loro è come un padre. Sa fare gol di destro, di sinistro e di testa. Vede bene la porta, che per un attaccante non è male come caratteristica. Deve essere un po’ più aggressivo.

Viene paragonato a Dzeko…
Giocano nello stesso ruolo, ma secondo me hanno caratteristiche diverse. Celar è più piazzato come struttura fisica, è cresciuto molto negli ultimi due anni sotto questo punto di vista. E nonostante questo è anche molto veloce.

Ci spiega il suo arrivo alla Roma?
L’ho proposto a lui e a Massara, loro sono andati a vederlo e hanno deciso di prenderlo. Con il Maribor ho ottimi rapporti e non ci sono stati problemi. La Fiorentina è stata la prima squadra ad arrivare sul ragazzo, ma in quel ruolo avevano già Gori e non volevano prendere un doppione. C’erano anche altri club su di lui, ma quando Massara mi ha detto che volevano prenderlo sono corso da loro.

C’è un piccolo retroscena da svelare…
Sono un tifoso della Roma, in camera avevo il poster di Giannini. Abito vicino al confine con Trieste e lì tutti tifano Juve, Inter o Milan. Io ho scelto la Roma per la passione dei tifosi. La Magica.

Adesso il prossimo passo è il debutto?
Gli ho detto che la grande vittoria sarà quella. Per ora non ha ancora fatto niente, lo tengo con i piedi per terra. Secondo me è pronto. Di Francesco è l’allenatore perfetto per lavorare con i giovani. Andremo a cena fuori con la famiglia. Lui ama la carne, si mangerà una bella bistecca.

Quando ha scoperto Celar?
La prima volta l’ho visto con la maglia della nazionale a Kranj, il suo paese. A 16 anni l’ho portato al Maribor dove il ds Zahovic (ex attaccante di Benfica, Porto, Olympiacos e Valencia, ndr) mi ha detto che voleva prenderlo subito. Il ricordo più bello che ho insieme a lui è quando siamo usciti da Trigoria dopo aver firmato con la Roma.

Le sirene di mercato?
Ci sono state diverse richieste sia dall’Italia che dall’estero. Padova, Twente e Vitesse su tutte. Il club però ha deciso di non cederlo. Con i dirigenti dobbiamo rivederci a giugno per programmare il futuro del ragazzo. Sceglieremo un progetto che gli permetterà di giocare. Se la Roma ci darà garanzie sul fatto che Zan sarà la terza punta possiamo anche decidere di rimanere, altrimenti meglio andare altrove.

Ilicic è un altro suo assistito…
Sarebbe perfetto per la Roma.

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