La Roma vince ma non convince

Serviva vincere e la vittoria contro il Gent è arrivata. Per interrompere, un mese dopo l’ultimo successo, la striscia negativa di tre ko consecutivi in campionato. Ma la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League è tutt’altro che scontata per questa Roma, brutta, evanescente, che ha smesso di giocare il suo calcio e che esce vincitrice solo per la pochezza degli avversari. Fonseca lascia fuori Mancini che fin qui è uno di quelli che ha giocato di più e mette dentro Fazio finora quasi a riposo. Rispolvera Kolarov (malissimo) al quale ultimamente aveva fatto tirare il fiato e manda dentro dall’inizio il nuovo arrivato Carles Perez (bocciando di fatto Under). E forse non è un caso se il gol del vantaggio giallorosso porta proprio la firma dello spagnolo alla prima apparizione da titolare: non male. Assist di Dzeko, interno sinistro che piega il portiere del Gent per l’1-0 che avrebbe potuto mettere la partita in discesa. Macché… Primi venti minuti su un buon ritmo poi il calo che porta all’intervallo con la Roma a rischiare inutilmente almeno un paio di volte. Nei quindici di riposo il tecnico richiama l’attenzione dei suoi per una gara che rischia di diventare tutt’altro che semplice, ma non ottiene il risultato sperato perché la Roma va un po’ meglio ma non decolla. Così è dura pensare positivo, stavolta alla Roma è andata bene ma può non bastare in vista del ritorno e soprattutto servirà altro per svoltare. Lo scrive Il Tempo.

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