Corriere dello Sport (J. Aliprandi) –Tutti in cerchio ad ascoltare l’allenatore. L’allenamento nei momenti più delicati comincia così, con qualche parola detta da Mourinho ai suoi ragazzi, alla sua famiglia, per indirizzare il lavoro, percepire l’umore dei singoli e inviare tra le righe un messaggio: dare tutto nelle prossime partite per arrivare alla sosta nel migliore dei modi, quindi con la qualificazione alla fase finale di Europa League e con punti importanti per la rincorsa alla parte alta della classifica.

Senza dimenticare un dettaglio importante: cercare la vittoria nel derby per quei tifosi che non hanno abbandonato la squadra neanche dopo la sconfitta contro l’Inter. Gli stessi che domani sono pronti a riempire l’Olimpico e volare a Praga giovedì. Saranno dieci giorni molto importanti per la Roma, per questo lo Special One ha voluto caricare i suoi, non motivarli, non ce ne è bisogno, per queste tre gare in cui dovranno dare il massimo. E la squadra ha risposto come sempre, stando vicina all’allenatore e lavorando in maniera impeccabile al Fulvio Bernardini.

Nel gruppo , che si è confrontato a lungo negli ultimi giorni, non è rimasta traccia di scorie negative per la deludente prestazione contro i nerazzurri, semmai la rabbia per non essere riusciti a giocare il proprio calcio e a strappare punti importanti nonostante il clima ostile come quello del MeazzaLukaku dopo la serata complicata ha ritrovato il sorriso, grazie anche al ritorno in gruppo di Dybala e Renato Sanches. Che lo supporteranno in campo nelle prossime partite. Ma anche grazie a tutto il gruppo che lo ha supportato prima e dopo la partita di San Siro. Specialmente contro la Lazio, quando riceverà un’altra doppia marcatura a uomo e la inevitabile contestazione dei tifosi biancocelesti.