Corriere della Sera (G.Piacentini)Marcos Leonardo è virtualmente della Roma. La trattativa tra i giallorossi e il Santos è andata avanti per tutta la notte, con l’agente del 20enne centravanti, Rafaela Pimenta, in prima linea per cercare di far combaciare le necessità romaniste e le esigenze dei brasiliani. Alla fine Tiago Pinto ha dovuto alzare l’offerta fino ai 18 milioni chiesti dal Santos, che però è andato incontro alla Roma che arriverà a quella cifra con una parte fissa di 10 milioni più 8 di bonus.

Inoltre i giallorossi hanno chiesto di poter pagare in più rate, ed è proprio questo il punto che ha fatto sì che la trattativa proseguisse fino a notte (in Italia) inoltrata. C’è voluto uno sforzo da parte di Tiago Pinto (e dei Friedkin) che si era visto rifiutare la prima offerta di 8 milioni: un fallimento, però, dopo la beffa Scamacca, sarebbe stato uno schiaffo troppo grosso da accettare, soprattutto perché Mourinho è insoddisfatto di un mercato che ha portato a Trigoria finora solo calciatori (Aouar, N’Dicka, Lorente e Kristensen) a costo zero. Il prossimo dovrebbe essere Renato Sanches, appena ci sarà il via libera da parte del Psg.

Lo Special One, non è un mistero, continua a chiedere Alvaro Morata. Un’operazione finanziariamente pesante – l’importo complessivo supererebbe i 50 milioni di euro tra ingaggio (senza decreto crescita) per 4 anni e costo del cartellino – che il g.m. potrebbe ripagare solo attraverso altre cessioni. Non minori, come Villar, ultimo esubero rimasto a libro paga, ma di calciatori (almeno un paio) titolari o quasi. I nomi in ballo sono sempre i soliti: Karsdorp, Solbakken, Belotti, Spinazzola e Ibanez. Su almeno un paio di loro, ed è qui che Pinto rischia di entrare in un circolo vizioso, ci sarebbe il veto di Mourinho, che non vorrebbe rinunciare a Ibanez e Spinazzola, calciatori di cui si fida e che nonostante dei cali di rendimento, o errori clamorosi come quelli del brasiliano in entrambi i derby dello scorso anno, possono considerarsi dei fedelissimi dell’allenatore. Agli altri il portoghese può rinunciare, ma non è semplice cederli.

Per Belotti e Solbakken non si è mai andati oltre a qualche timido interessamento, Karsdorp ha rifiutato parecchie destinazioni in Olanda, è rientrato in gruppo dopo l’infortunio nel finale della scorsa stagione e si muoverà solo davanti ad un’offerta per lui allettante, che finora non è arrivata. Pinto, insomma, dovrà fare un miracolo per accontentare Mou, a meno che non intervengano i Friedkin mettendo mani al portafoglio