La Roma dura un tempo. Poi il Lione se la mangia

TuttoSport (S.Carina) – Ancora una sconfitta, la quarta nelle ultime cinque gare disputate e terza consecutiva, che con il gol di Lacazette in pieno recupero complica anche l’obiettivo dell’Europa League. La Roma perde a Lione 4-2 dopo esser stata sotto 0-1 in avvio di gara. Brava a ribaltare il risultato già nel primo tempo, nella ripresa arriva il tracollo inatteso dei giallorossi che subendo tre reti in rapida sequenza rovinano un’ottima prestazione per almeno un’ora di gioco. Nonostante le rassicurazioni di Spalletti alla vigilia («La squadra non è stanca») è apparso evidente il calo fisico di Nainggolan e compagni negli ultimi trenta minuti. Il discorso qualificazione rimane tuttavia aperto. Come in coppa Italia, alla Roma serviranno due reti per passare il turno ma con la differenza che stavolta i due gol segnati in trasferta, potrebbero pesare oltremodo. Il Lione ha palesato infatti evidenti falle nella fase difensiva che la Roma potrebbe sfruttare con i suoi velocisti e con un Dzeko più reattivo di quello visto ieri sera. Dimostra di credere alla rimonta, Juan Jesus: «La partita è ancora aperta, l’importante è aver segnato. Calo fisico? Non lo so, forse è stata più una questione mentale. In gare del genere devi essere sempre concentrato al 100% e noi non lo siamo stati».

REAZIONE CONVINCENTE – Pronti, via i giallorossi partono bene: al 5′ Nainggolan dal limite dell’area impegna Lopes. Due minuti e Salah spreca da ottima posizione dopo un ottimo lavoro in rifinitura di Dzeko. Come spesso capita ultimamente, però, alla prima occasione (8′) la Roma va sotto. Fazio stende inutilmente Lacazette sulla fascia, è punizione. La batte Valbuena che traccia una parabola perfetta: spizzata di testa di Rafael in favore di Diakhaby che da due passi non lascia scampo a Alisson. La Roma barcolla: triangolazione Valbuena-Lacazette-Valbuena che viene murato miracolosamente da Juan Jesus. È una partita strana perché dopo i cinque minuti di difficoltà, la squadra di Spalletti torna padrona del campo. Un’ altra buona occasione, però, viene sprecata da Dzeko (15′). Il gol del pari è nell’aria e arriva nel modo meno atteso. Diakhaby scivola sul pallone e apre una prateria per Salah che a tu per tu con Lopes non sbaglia. Non contento il giovanissimo centrale del Lione alla mezz’ora ne combina un’altra, andando a vuoto in marcatura con Fazio che non perdona.

RIBALTONE – Come già accaduto nel primo tempo, la Roma parte svagata nella ripresa. E al primo affondo il Lione pareggia. Scambio nello stretto tra Lacazette e Tolisso che si libera e colpisce a rete superando Alisson. Ancora una volta i giallorossi reagiscono bene ma Dzeko non appare in gran serata svirgolando la conclusione da buona posizione. Con il passare dei minuti, la Roma arretra il baricentro e permette a Morel di riscattarsi parzialmente del primo tempo terrificante, con un paio di cross che creano apprensione nell’area giallorossa. Il Lione aumenta i giri, sale in cattedra Alisson con almeno tre interventi importanti su Tolisso, Lacazette e Valbuena. Genesio s’ingolosisce e cambia modulo, inserendo Fekir per un centrale difensivo, Mammana, passando così ad un iper offensivo 4-2-3-1. Mossa che spacca la partita. E’ proprio l’ultimo entrato che regala il 3-2 bevendosi in un fazzoletto Fazio e Juan Jesus. La Roma arranca, è sulle gambe ma sembra riuscire a limitare i danni. Impressione sbagliata: al 92′ un siluro di Lacazette affonda Alisson e complica maledettamente il ritorno all’Olimpico. Per Spalletti è un problema di “lettura”: «Ci hanno creato problemi con il pressing in uscita. Serviva una lettura diversa di certe situazioni. Io speravo di alleggerire la situazione anche con la sostituzione e invece è andata così ugualmente. Il risultato è pesante. La nostra situazione peggiorata per un problema atletico? Noi dobbiamo fare gestione certe situazioni, ma c’è la possibilità di ribaltare le cose: dobbiamo parlarci chiaramente perché dobbiamo fare di più, scavare in profondità».

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