La prova d’identità

La risposta è attesa dal Salento: la Roma, dopo la sconfitta preoccupante contro l’Atalanta all’Olimpico, deve subito riabilitarsi oggi pomeriggio (ore 15) contro il Lecce. E soprattutto dimostrare che quello di mercoledì è stato solo un pomeriggio nato male e finito peggio. Allo stadio di via del Mare va insomma cancellata ogni perplessità venuta a galla nella sfida contro i nerazzurri di Gasperini. Quel ko ha lasciato il segno: Fonseca non ha convinto nella preparazione e nella lettura del match. La timidezza, la stessa con cui i giallorossi sono scesi in campo nel derby, ha reso vulnerabile l’assetto, cambiato addirittura tre volte (4-2-3-1, 5-3-2-1 e 4-2-4) dall’allenatore. Guarda caso, proprio tornando alla partita pareggiata contro la Lazio, l’atteggiamento rinunciatario ed estremamente difensivo non ha pagato: solo 1 gol segnato in 2 partite e appena 1 punto conquistato. Il portoghese, pur difendendo la sua strategia (ha garantito che in futuro potrebbe riproporre la difesa a 3), non ha certo rinnegato il suo credo tattico che privilegia l’aggressività e il coraggio. Che garantiscono l’efficacia, evaporata nel turno infrasettimanale. Lo stile, insomma, non si tocca, anche se qualche accorgimento, in fase di non possesso palla, va perfezionato per evitare altre sbandate pericolose nella corsa alla zona Champions. Fonseca, ammettendo di aver visto qualche interprete stanco già mercoledì contro l’Atalanta, è intenzionato a cambiare formazione pure contro il Lecce. Lo riporta Il Messaggero.

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