Corriere dello Sport (L. Scalia) – Il ragazzino ha stoffa. C’è poco da girarci intorno. Dean Huijsen ha esordito con la maglia della Roma prendendo il posto di Llorente all’inizio del secondo tempo. Era emozionato, carico, quasi non ci credeva. Ma sono bastati pochi minuti per capire che ha le caratteristiche per diventare un predestinato. Il primo pallone toccato? Una verticalizzazione potente per Lukaku. Il pallone che partiva dai suoi piedi sembrava telecomandato. Tra l’altro è proprio quello che mancava alla Roma: la velocità di esecuzione, l’accelerazione improvvisa. Insomma, buona la prima per Huijsen, arrivato da Torino da poche ore e buttato subito nella mischia da Mourinho a causa dell’emergenza difensiva.
I numeri della sua prestazione contro l’Atalanta parlano da soli: 87% di passaggi riusciti, 6 duelli vinti e un quasi gol con quella zampata che Carnesecchi ha disinnescato in angolo.
Huijsen giocherà molto probabilmente da titolare la stracittadina, una delle partite più sentite della stagione. Lo farà senza paura. Mourinho non ha alternative se non inventarsi altri esperimenti, oltre Kristensen versione centrale.