Il Messaggero – «E’ un onore aver vissuto parte della mia carriera al fianco di un campione come Francesco Totti», Nainggolan, amico sincero di Checco, è un’esplosione di gioia: per la vittoria e per la bella storia che il capitano ha raccontato insieme con la Roma. Sua figlia canta dagli spalti il coro per Totti, insieme con una città, la squadra esulta e riaggancia il sogno Champions dopo i due pari con Bologna e Atalanta. Tutto perfetto. «Mia figlia è un portafortuna, contro il Bologna non c’era. Con Francesco abbiamo scherzato prima della partita, gli ho detto che anche se avesse giocato cinque minuti avrebbe segnato». Pure profeta, il Ninja. Ma la Roma del primo tempo cosa aveva? «Correvamo solo dietro la palla. Il pubblico inizialmente ha fischiato e poi era più contento di noi alla fine. E’ un problema di questa piazza: non è giusto contestare una squadra e poi essere felici se vinci. Penso che possiamo essere felici per il nostro cammino, questo è qualcosa che contrasta in questa piazza visto che non perdiamo da tredici partite. Il mio futuro a Londra? Io sono contento di stare a Roma».
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