La confessione di Petrachi a Roma dà ragione a Cairo: “Già a maggio trattavo Dzeko”

Ha deciso di non farsi mancare proprio niente, Gianluca Petrachi. Nemmeno la confessione. Di aver lavorato da ds per la Roma quando ancora lo era – almeno contrattualmente – del Torino. E così ieri l’altro, a margine della presentazione di Mkhitaryan, quello che per i tifosi giallorossi è subito diventato «armeno tu nell’universo», il dirigente pugliese a una domanda su Dzeko se n’è uscito trullo trullo. «Quando io la prima volta a maggio ho incontrato l’Inter ho posto il mio prezzo per Edin, poi quel prezzo non è mai arrivato dall’Inter». Ora, al netto dello stile diciamo ruvido (vedi, ad esempio, la frase «adesso tutti hanno capito che nessuno viene più a Roma a fare il prepotente») e di certi mezzi avvertimenti che non dicono ma lasciano intendere, è chiaro che la tafazziana uscita di Petrachi potrà avere ulteriori conseguenze. La prima s’è registrata ieri, quando da Milano segnalavano un Cairo gongolante manco il Toro avesse vinto un derby. Lo riporta il quotidiano TuttoSport.

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