Da Juve-Inter a Don Matteo: giocate in caduta libera. Il futuro è una scommessa

La Stampa (M.De Santis) – Una metamorfosi totale sul come, cosa, dove, quando e quanto puntare ha investito il macrocosmo delle scommesse. Ai tempi del Coronavirus, con le agenzie chiuse, pochissime evasioni, rigorosamente online, passa il convento dello sport agli scommettitori in cerca di giocate quotidiani. Si può ancora puntare su tutto il resto, senza neanche il rischio di perdere soldi, ma il popolo scommettitore ha tutte altre urgenze. Così chi vuole giocare deve arrangiarsi online con quel che c’è. La dura realtà è che la raccolta delle scommesse sta crollando a picco. Secone le stime di Agipronews, il volume di gioco sul territorio è già calato dell’80%. Tradotto in cifre all’erario risulterebbe una mancato gettito di 400mila euro al giorno, 10 milioni per 25 giorni di chiusura, 12 per ogni mese. E’ previsto, fino al 3 aprile, un mancato incasso di 19 milioni con una perdita erariale di 4. Intanto la Lega ha intenzione di chiedere al Governo la revisione del divieto di sponsorizzazione da società di scommesse.

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