Juve «intralciata», Roma spera ancora e Napoli rischia tutto

La Gazzetta dello Sport (S.Vernazza) – Otto giornate alla fine e otto squadre con obiettivi a diversa gradazione. Dal primo all’ottavo posto: piccola guida ragionata a quel che resta del campionato.

JUVENTUS P. 74 – Il sesto scudetto di fila è quasi vinto e la Juve si concentri sul «quasi», onde evitare cali di tensione. Sei punti di vantaggio sulla Roma e il calendario che aiuta, in otto giornate solo tre avversari difficili, tra la 34ª e la 36ª : l’Atalanta a Bergamo, il Torino nel derby allo Stadium e la Roma all’Olimpico. In chiave scudetto la Champions League intralcia. La partita doppia col Barcellona nei quarti sottrarrà energie e le eventuali semifinali si incastrerebbero poi nel trittico di cui sopra. Il Barça inciderà in ogni modo: un’eliminazione, per quanto onorevole, lascerebbe retrogusti amari.

ROMA 68 – Immersa in un ambiente estremo, a cavallo di esaltazione o depressione, la Roma miracolosamente si ritrova seconda a meno sei dalla Juve e con la prospettiva dello scontro diretto in casa tra sei giornate. In condizioni normali un ottimo punto di partenza per provarci, ma Roma è Roma, bellezza ed eccessi, per cui basta niente per deragliare. Un dato statistico allarma in vista della trasferta di Bologna: quella giallorossa è la squadra che non pareggia dal maggior numero di partite, 19. La legge dei grandi numeri incombe e la legge dell’ex (Mattia Destro) potrebbe assecondarla.

NAPOLI 64 – Il Napoli gioca bene, il suo calcio ammalia. Sarri ha vinto lo scudetto dei complimenti, ma rischia un bagno di risultati. Niente scudettoCoppa Italia, fuori dalla Champions agli ottavi. Domani a Roma contro la Lazio il Napoli si gioca un bel pezzo di futuro: una sconfitta lo allontanerebbe dal secondo posto e lo esporrebbe al forte rischio di perdere il terzo. Lo scivolamento in Europa League sarebbe un fallimento. Passaggio cruciale, numeri confortanti: in campionato la Lazio ha perso le ultime tre partite in casa col Napoli e il Napoli stesso è reduce da cinque vittorie esterne consecutive.

LAZIO 60 – La squadra del momento, capolista delle ultime sei giornate: cinque vittorie e un pari, 16 punti. Domani il Napoli, la grande occasione per l’assalto al cielo della Champions. Simone Inzaghi arriva allo scontro diretto con mente sgombra e animo sereno, comunque vada sarà un successo. Quarto posto temporaneo, la finale di Coppa Italia all’orizzonte: la Lazio deve soltanto evitare lo sbracamento da appagamento.

ATALANTA 58 – L’infiltrata speciale del gruppo di testa. In parte vale il discorso speso per la Lazio: nessuno si aspettava di ritrovarla qui, tutto quello che arriverà sarà un di più. Se si tiene conto delle ultime dieci giornate, risulta che soltanto Juve (26) e Roma (24) hanno accumulato più punti dei «gasperiniani» (23).

INTER 55 – Appesantita dalla partenza ad handicap della gestione De Boer, l’Inter si riscopre fragile. Oggi, grazie alla Lazio finalista di Coppa Italia, occupa l’ultimo posto buono per l’Europa League, il peggiore, perché prevede anticipati preliminari estivi, ad accorciare vacanze e tournée acchiappa-soldi. L’Inter si è fermata perché si è fermato Icardi: un gol di Maurito nelle ultime 11 trasferte e Crotone, lo scalo di domani, sembra disegnato apposta per spezzare la serie no.

MILAN 54 – A furia di parlare di «closing» il Milan rischia di chiudere con un’altra stagione fuori dall’Europa. Finora, nel girone di ritorno, sette punti in meno rispetto allo stesso periodo dell’andata. Montella sta per recuperare Suso, uomo-chiave: senza lo spagnolo sconfitta con la Juve a Torino e pareggio a Pescara.

FIORENTINA 51 – Bene o male Paulo Sousa è ancora qui, a giocarsi un pass per l’Europa, ma domani a pranzo sarà ospite della Samp adesso sfolgorante, una sola sconfitta nelle ultime nove. Marassi dirà se i viola potranno ancora competere per l’Europa League o se dovranno rassegnarsi a un insapore finale di stagione.

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