Il centrocampista della Roma, Alessandro Florenzi, ha partecipato alla presentazione della Junior Tim Cup – progetto tra Lega Serie A, TIM e CSI presso l’Oratorio Ognissanti via Appia Nuova . Presenti anche il sindaco Alemanno e Antonio Candreva per la Lazio. Il progetto promuove un torneo di calcio a 7 Under 14 rivolto a 6 mila ragazzi degli oratori di tutta Italia che giocheranno nelle 16 città delle squadre di Serie A. Inoltre dal progetto verrà istituito un “Comitato di Garanzia” che assegnerà alcuni fondi raccolti anche con le ammende comminate ai tesserati e alle società di Serie A. Tra l’altro in questo progetto la capitale sarà protagonista due volte. Infatti la fase finale della Junior TIM Cup si terrà allo stadio Olimpico in occasione della finale della TIM Cup 2013. Queste le parole diAlessandro Florenzi: “E’ bello vedere tanti bambini. Mi fa tornare piccolo quando avevo il sogno di diventare un calciatore e l’ho realizzato. Io ho iniziato in un campo di pallone perché i miei hanno un bar in un centro sportivo all’Axa e poi Acilia. Il pallone è la cosa più bella che ho. Corro tanto? Sono i valori che mi hanno insegnato i miei oltre all’onesta. È’ un orgoglio vestire la maglia giallorossa anche se più di me la sentono De Rossi e Totti che è il simbolo di Roma e noi dobbiamo dare più degli altri. Zeman? Non è questo il luogo adatto per parlare di questa cosa. Il mister ha dato tutto e noi abbiamo dato tutto“. Alcuni piccoli tifosi giallorossi hanno poi fatto qualche domande al centrocampista romansita: “Da piccolo ho sempre seguito Totti ma adesso mi ispiro a Fabregas. Con la squadra ho un oittimo rapporto siamo un bel gruppo ridiamo e scherziamo insieme. La vittoria contro la Juventus? Ogni vittoria ha il suo gusto. Abbiamo festeggiato tanto come con l’Atalanta. E’ stato un piacere battere la Juve. La Roma mi ha permesso di giocare in nazionale e sono molto orgoglioso di rappresentare l’ Italia“.
Anche Alemanno ha lasciato alcune dichiarazioni sulla vicenda Sceicco e sulla stadio: “Lo sceicco? Per quanto riguarda la questione societaria io non ho notizie dirette, nei prossimi giorni mi informerò. Sono scelte della società, che noi non possiamo influenzare. Fino adesso è difficile farsi un’idea perché ci sono molti aspetti dove si stanno facendo delle verifiche sulla correttezza di tutti i componenti. Sicuramente, con l’arrivo degli americani, la Roma è diventata una realtà internazionale molto più appetibile. Non mi stupirei, dunque, se altri investitori avessero mostrato interesse. Lo stadio? La situazione sta andando avanti. Dopo la firma del protocollo i progettisti stanno lavorando e nel giro di uno due mesi avremo il primo progetto. Voglio tranquillizzare tutti: stiamo andando avanti e la conferenza di Boston non è stato un fuoco d’artificio. La Roma avrà il suo stadio”.