Julio Baptista: “Monchi cacciato troppo in fretta. Non si può stare nelle mani dei tifosi. Per Spalletti sarei andato in guerra”

Julio Baptista, ex giocatore della Roma, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha parlato anche del suo trascorso nella Capitale. Queste le sue parole:

L’assenza di Gudelij si farà sentire, ma Suso e Ocampos sono leader, soprattutto il secondo. la Roma dovrà stare attenta e limitarlo, altrimenti saranno dolori. Occhio anche ai centrali Diego Carlos e Koundè, difficile superarli. Il Siviglia può vincere l’Europa League“.

Segue ancora la Roma?

Sì, Zaniolo mi ha impressionato. Di Totti ce n’è solo uno, ma Nicolò ha il talento del campione.

Su Monchi?

Non capisco come la Roma lo abbia mandato via così in fretta. Lui è uno che programma, non fa solo plusvalenze. Doveva restare, meritava più tempo. Non si può stare nelle mani dei tifosi, per i risultati serve tempo, una visione e Monchi aveva tutto. La semifinale di Champions è stata un’impresa, impossibile che sia stata già dimenticata.

Sul periodo alla Roma…

È stato stupendo, grazie alla Roma ho giocato il Mondiale del 2010. I tifosi mi ricordano sempre il gol nel derby e la rovesciata di Torino. Per Spalletti sarei andato in guerra. Ranieri, invece, mi mancò di rispetto. Fui messo in panchina ma senza mai una spiegazione. Non è stato sincero.

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