Iturbe: “Mi dispiace che a Roma le cose non siano andate nel modo giusto. Per me è ancora una squadra unica”

Uno degli acquisti più costosi della storia della Roma e anche uno di quelli che ha reso meno. Juan Manuel Iturbe, oggi giocatore dell’U.N.A.M, squadra messicana, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Questa una parte delle sue parole:

Oggi c’è Fonseca, lei ha avuto Spalletti e Garcia: che ricordi ha di loro?
Garcia mi ha voluto a Roma, gliene sono grato. Spalletti ha un carattere forte, è stato uno dei migliori per me. Lui ti insegna, si incazza se le cose non vanno bene, io lo vorrei tutta la vita uno del genere. Garcia è un po’ più tranquillo, diciamo così.

Di Sabatini invece?
Gli voglio molto bene. È stato il primo a chiamarmi per portarmi a Roma e ha fatto tutto lui. Se ho giocato nella Roma è merito suo, mi ha voluto a tutti i costi e io non posso che ringraziarlo. Mi dispiace non essere riuscito a fare quello che si aspettava da me.

I tifosi si aspettavano tanto da lei…
E a me dispiace che le cose non siano andate nel modo giusto. La Roma è ancora oggi per me una squadra unica, mi sono trovato bene, ero e sono innamorato della città, ma purtroppo non è andata. Sapevo cosa significa giocare nella Roma, c’erano tanti giocatori forti, per me è stato un onore.

A Città del Messico come si trova un calciatore di 27 anni, sposato e con una bimba piccola?
Gioco nei Pumas, una squadra molto forte, una delle 4 più grandi in Messico. Grazie a Dio mi trovo in un club magnifico, si gioca bene a calcio.

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