Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Doppio «giallo» alla Roma. I destini di Juan Manuel Iturbe e Rudi Garcia si intrecciano in una giornata ad alta tensione. L’argentino è partito per l’Inghilterra al termine di Roma-Genoa e tutto sembrava fatto con il Watford. Poi, all’improvviso, ha rilanciato il Bournemouth è solo oggi si saprà la destinazione definitiva. L’allenatore è partito per Parigi, dove aspetta la decisione definitiva del presidente Pallotta. La vittoria contro il Genoa e l’abbraccio di tutta la squadra dopo i due gol non sono bastati a dare la certezza del futuro. In Pallotta c’è ancora, forte, la tentazione di cambiare guida tecnica con Luciano Spalletti. Garcia spera di ritrovare la Roma il 29 dicembre per la ripresa degli allenamenti e, soprattutto, il 6 gennaio (a Verona, contro il Chievo, ore 15, senza Pjanic, Dzeko e Nainggolan squalificati) per ricominciare il campionato. Ma nulla è più sicuro.
Manuel Iturbe — 3 gol in 39 partite di serie A con la Roma, uno solo in questa stagione, il 12 settembre a Frosinone, arrivato a tempo scaduto per fissare il 2-0 — sembra non volersi mai staccare dalla squadra giallorossa. In estate era già del Genoa e poi saltò tutto. Adesso ha effettuato le visite mediche e oggi doveva firmare il contratto con il Watford, squadra della «galassia Pozzo», ottima settima in Premier League. Una soluzione in prestito, con riscatto a 18 milioni per un numero di presenze da raggiungere con una certa facilità. Il Bournemouth ha rilanciato a 22 milioni, con un ingaggio superiore al giocatore.
Le cifre sono importanti, soprattutto per Sabatini. Aveva pagato l’attaccante quasi 25 milioni (bonus compresi al Verona) e aveva stracciato un accordo già fatto con il Genoa quest’estate, dove Iturbe avrebbe potuto giocare e rivalutarsi, sbagliando previsione («Non potevo indebolire la Roma»). A fine agosto è finita con il «regalo» di Ljajic all’Inter, costringendo Garcia a presentare una lista Uefa con 21 giocatori anziché 22 per mancanza di giocatori di «formazione italiana». Un epic fail che a Roma non ricordavano dai tempi di Fabio Junior.
Garcia ha salutato i giocatori uno ad uno, ringraziandoli per la vittoria contro il Genoa e dando loro appuntamento per il 29 dicembre, a Trigoria. «Scorrerà del sangue, ma non sarà quello del mister», sono le parole con cui Sabatini, nel dopo gara, ha aperto un nuovo scenario. Il d.s. ha legato il suo destino a quello di Garcia («Se affonda Rudi, affondiamo tutti»). La squadra è con Rudi, i dirigenti sono in contatto diretto con Boston, non si può escludere nulla e Spalletti aspetta. In caso di addio, a gennaio o a fine campionato, Sabatini potrebbe approdare al Bologna.