R. Sensi: “Delusa da qualcuno, ma non posso dire da chi. Luis Enrique? Per me meglio Montella”

Rosella Sensi, ex presidente della Roma, parla a Rai Due durante la trasmissione Quelli che aspettano della sua esperienza da presidente del club, del cambiamento della dirigenza avvenuto lo scorso anno, esprimendo poi il proprio giudizio in merito al nuovo corso della società giallorossa. Queste le sue parole:

Da laziale non mi sono mai vestita, proprio no. Nemmeno per punizione. La Roma la seguo sempre, in maniera diversa ovviamente. Questo è stato un anno diverso, nuovo, un nuovo impegno ma sempre da tifosa della Roma. Non sono ancora tornata allo stadio, lì c’è ancora il cirodo di papà lì, ci sono delle cose che potrebbero emozionarmi moltissimo. I tifosi sono sempre affettuosi con me. I rapporti poi sono rimasti, dopo aver vissuto quotidianamente i problemi di una società. Se sono rmasta delusa da qualcuno? Sì, ma non posso dirlo. Non è stato difficile guidare la Roma per una donna, semmai sono gli altri che si sono dovuti abituare. In società non c’erano problemi, erano abituati. Qualche giocatore nuovo che arrivava, invece, magari poteva stupirsi nel vedere questa matta che urlava… Io entrai nello spogliatoio con una persona che disse ai calciatori di coprisi. Vedo questo nuovo corso con la speranza di una tifosa. Ci sono stati tanti cambiamenti. Ci vuole pazienza, quella che invece qualche tifoso non ha avuto con me… Se avessi potuto avrei fatto questa ‘rivoluzione’, ci vuole coraggio nel calcio. Io la Roma voglio vederla vincere, sono affezionata ai giocatori… A Francesco, Daniele, Simone… Totti è il fglio maschio che mio padre non ha mai avuto. Non vorrei parlare di Luis Enrique, ma di Stramaccioni e Montella, due nostri ragazzi. Studiano tantissimo durante il giorno, due grandi lavoratori. Montella l’ho anche scelto lo scorso anno, quando ero presidente… Lo vedrei meglio sulla panchina della Roma.
Il capitano per la prossima stagione? Totti, De Rossi ha più tempo. Tra la risalita dello spread e lo scudetto della Lazio quale tragedia eviterei? La seconda!”

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