Giorgio Rossi: “De Rossi non se po’ perde!”

Giorgio Rossi ricorda Dino Viola a 21 anni dalla scoparsa dello storico presidente della Roma. Parlando con Sky inizia con una delle sue solite battute, dicendo che i massaggi peggiori erano quelli “con Nela, ci voleva un litro d’olio per massaggiargli le cosce“.
Poi Rossi si fa immediatamente serio per tornare con la mente al periodo in cui Viola era a capo della Roma:
Era a suo modo generoso. Veniva sempre a Trigoria, controllava che le luci fossero spente, dava un biglietto omaggio a tutti, ogni tanto gliene chiedevo uno anche io. Una volta mi chiese un centimetro poichè voleva misurare gli alberi, poichè non crescevano e non voleva pagare i giardinieri. Alla fine ci ha reso questa felicità immensa, soprattutto a me, che ho auvto la fortuna di vincere lo scudetto con lui“.
Dal passato al presente il salto, soprattutto per lui che da 51 anni lavora per la società giallorossa, quindi si passa a parlare di De Rossi e Luis Enrique, due protagonisti di questa prima parte della stagione romanista:
Daniele De Rossi è il capitan futuro, gli voglio tanto bene, spero rimanga, un giocatore così ‘nun se po perde’.
Con Luis Enrique c’è un ottimo rapporto, lui è dolcissimo, non è uno spocchioso. E’ sempre il primo a salutarmi“.
Infine gli viene chiesto se ha mai pensato ad andare in pensione:
Ma io sono già in pensione, sto facendo la felicità dello stato con la tassazione in vigore ora“.

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